I mesi della gravidanza sembrano abbastanza lunghi per abituarsi all’idea di dare vita a una nuova creatura, per informarsi e prepararsi all’evento che sarà la sua nascita. Si suppone che sia sufficiente per arrivare pronte e sicure sul da farsi; invece spesso, insieme al piccolo, arriva anche l’ansia e non si sa da dove cominciare, specie se è il primo figlio.

Trovare qualcuno che sappia consigliare la neomamma è fondamentale, per esempio l’ostetrica o una puericultrice, ma io nel frattempo voglio fornire qui una piccola guida alla “sopravvivenza” per conoscere innanzitutto come “funziona” un esserino appena nato, e quindi per capire come agire di fronte alle sue esigenze.

Feci e urine del neonato

Il bebè inizia a fare pipì in genere dopo 12 ore dalla nascita, ma a volte può tardare di un giorno o anche di un giorno e mezzo. Nei primissimi giorni urina poche volte (da 2 a 6 volte nell’arco delle 24 ore), poi col tempo il numero delle minzioni aumenteranno.

Le prime feci evacuate dal neonato sono chiamate meconio, una sostanza vischiosa e inodore, di colore verde-nerastro, e vengono emesse entro le 12/24 ore dal parto e per i primi tre giorni. Successivamente il meconio comincerà a mischiarsi con le sostanze alimentari, e alla fine della prima settimana compariranno le feci definitive, di colore giallo uovo e di consistenza molle, un po’ “cremose”. Queste avranno una frequenza di 1-5 volte nelle 24 ore, spesso subito dopo la poppata, e si ridurranno tra il primo e il secondo mese di vita.

Pulizia del neonato

Se il pannolino è semplicemente bagnato di urina, è meglio sciacquare la pelle del bambino con acqua tiepida e bicarbonato, piuttosto che soltanto con acqua, perchè il bicarbonato disinfetta l’acqua che, se è ricca di calcio, può irritare la sua cute delicata.

Se invece è sporco di feci, laviamo il culetto con un sapone liquido a pH acido, cioè compreso tra 3 e 5,5 (azione disinfettante), cambiandolo spesso per non sensibilizzare la pelle. I detergenti più adatti sono Alfa 4, Saugella 3, Soagen liquido, Sebamed liquido, Vitadermina 3, Nativolil. E per prevenire irritazioni e arrossamenti, oltre che infezioni da funghi, applichiamo una crema protettiva all’ossido di zinco: Vitadermina, Dermana pasta dermatologica, Babygella, Kinder crema, OZ Aleph. Ottima anche la crema alla calendula omeopatica (Calendula Heel N pomata da associare a Camomilla Heel pomata). Da evitare, invece, il borotalco e qualsiasi altra polvere che possa essere respirata dal piccolo, e causare polmoniti di difficile guarigione.

Quando cade l’ombelico del neonato?

In genere il moncone ombelicale cade entro il primo mese, e per trattarlo si consiglia di prendere una garzina e arrotolarla come un cordoncino, bagnarla bene con alcool puro, quindi avvolgerla e annodarla attorno al moncone. Se la pelle della pancia intorno all’ombelico si irrita, applicate una delle creme utilizzate per il sederino in modo che l’alcool non la tocchi direttamente.

Può anche succedere che alla caduta del moncone esca un po’ di sangue; in tal caso lavate la zona con acqua ossigenata e fate asciugare bene prima di rimettere il pannolino.

Quando fare il primo bagnetto al neonato?

Non prima che sia caduto il moncone ombelicale. Fino a quel momento usate un latte detergente o un olio passandolo sul corpo con un batuffolo di cotone, senza risciacquare (A- DERMA bagno all’avena, OIL – triderm, ecc.).

Come fare il bagnetto al bebè

Usate una vasca piccola e ben lavata e disinfettata. La temperatura dell’acqua deve essere intorno ai 35°, e vi potete sciogliere un po’ di bicarbonato, amido o bagnoschiuma per bambini (di quello che non irrita gli occhi). I capelli vanno lavati come il resto del corpo.

Immergete dolcemente il bambino nell’acqua sorreggendolo con la mano sinistra tenuta sotto le spalle, e uncinando con le dita divaricate le ascelle; mantenete la testolina appoggiata sull’avambraccio mentre con la mano destra lavate il corpo. Per la detersione si possono usare saponi, latti detergenti e latti acidi. Questi ultimi sono da preferire in quanto non danneggiano il pH della pelle, come ad esempio Vidermina Alfa 4, Saugella 3, Soagen liquido, Sebamed liquido, Nativoil.