Sono tanti i bambini che iniziano la scuola e scoprono di avere problemi alla vista. Generalmente tutto nasce dal fatto che i piccoli non riescono a vedere bene quello che viene scritto alla lavagna, oppure non sono in grado di leggere o scrivere in maniera corretta. In alcuni casi lamentano un fastidio agli occhi, gli lacrimano, diventano rossi e i bimbi si rendono conto che qualcosa non va, ma sottovalutano o non sanno riconoscere il problema.

Per questo è importante che sin dalla tenera età e soprattutto in età scolastica ogni bambino effettui una visita oculistica periodica. Almeno una volta all’anno se non ci sono patologie oculari particolari, ogni 4/6 mesi in presenza di problemi specifici.

Ma purtroppo il 60% dei bambini (dati Commissione Difesa Vista – autunno 2012) non è stato mai sottoposto a un controllo della vista.

La maggior parte dei genitori ritiene infatti che la visita oculistica non sia strettamente necessaria e spesso il primo controllo avviene troppo tardi.  Mentre sappiamo bene come la prevenzione anche in campo oculare sia fondamentale.

Un bambino, per esempio che quest’anno va in prima elementare dovrebbe aver già effettuato delle visite oculistiche. Mentre spesso non è così. E i problemi visivi potrebbero influire in maniera negativa sul suo apprendimento. Favorirne la distrazione e diminuire la sua concentrazione.

Una visita oculistica accurata permette di riconoscere ed intervenire su disturbi come la miopia, l’ipermetropia, l’astigmatismo o lo strabismo. Una patologia particolarmente diffusa tra i bambini è invece, l'”Occhio pigro” (ambliopia). Si tratta della diminuzione della vista in un occhio solo che può essere curata bendando l’occhio che ci vede meglio e facendo “sforzare” l’altro.

Oggi, i bambini sin da piccolissimi guardano gli schermi di tablet, smartphone, tv e pc. I loro occhi sono sottoposti a sollecitazioni luminose particolari vanno quindi protetti e controllati con particolare cura.