Il ricercatore britannico Adrian Furnham ha analizzato una trentina di studi internazionali che attestano che il quoziente intellettivo di uomini e donne è pressoché uguale, nella media, anche se gli uomini occupano sia le posizioni più alte che le più basse. Tuttavia, le donne sottovalutano la loro intelligenza, mentre gli uomini la sopravvalutano. Inoltre, sia gli uomini che le donne hanno la percezione che i loro padri, nonni e persino figli maschi siano più intelligenti delle loro madri, nonne e figlie femmine.

Gli uomini tendono quindi ad essere più arroganti e presuntuosi, con un ego più sviluppato, ma anche più sicuri di sè, mentre le donne sono in genere più umili e spesso più insicure. Henry Ford diceva: “Che tu creda di farcela o meno, comunque avrai ragione“. Di conseguenza – anche a causa della ridotta autostima che le donne nutrono – è più facile per gli uomini trovare un lavoro di potere, maggiormente retribuito, rispetto alle donne.

Secondo il ricercatore, le donne possono uscire da questa impasse grazie al fatto che il rendimento scolastico della ragazze è generalmente superiore a quella dei ragazzi; se la loro performance  viene sufficientemente incoraggiata, una volta divenute donne queste ragazze avranno acquisito un’autostima superiore, e saranno quindi più sicure di sè.

Avete anche voi l’impressione che le vostre madri, nonne e figlie siano meno brillanti dei vostri padri, nonni e figli? Io non direi, nel mio caso. Ma da questi studi pare che io sia in minoranza.

Vi propongo in conclusione, come spunto di riflessione, la canzone di James Brown, “It’s a man’s man’s man’s world”, che sostiene che il mondo in cui viviamo appartiene all’uomo, ma non sarebbe nulla senza una donna o una ragazza.

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Immagine: idealdieta.it

Fonte: newsweek.com