Subito dopo il parto capita spesso di chiedersi quando si avrà ancora voglia di riprendere ad avere rapporti sessuali con il nostro partner. Una serie di fattori concorrono a rendere l’idea di fare l’amore assai poco allettante, almeno per noi donne. Se il parto è stato naturale, la vagina ha subito una notevole sollecitazione, ragione per cui occorre qualche settimana prima che i tessuti si riassestino. Può occorrere più tempo se abbiamo subito una lacerazione naturale, o un’episiotomia. Gli eventuali punti di sutura, in aggiunta alle lochiazioni, le abbondanti perdite ematiche del post partum, rappresentano indubbiamente un ostacolo alla ripresa immediata dei rapporti. I punti impiegano un paio di settimane a riassorbirsi, e la ferita deve cicatrizzarsi, ma il fastidio intorno alla zona ricucita può durare anche più a lungo.

Inoltre, il basso livello di estrogeni può causare secchezza vaginale, e conseguente bruciore durante la penetrazione, mentre gli elevati livelli di prolattina possono provocare un crollo della libido.

Può succedere anche che con qualche chilo in più ci sentiamo meno attraenti e meno desiderose di intimità.

Dulcis in fundo, la presenza in casa di una meravigliosa creatura  – che si vorrebbe sempre abbracciare e riempire di baci, ma che si sveglia quando dovrebbe dormire e dorme quando la si vorrebbe sveglia, stravolgendo ogni equilibrio famigliare – rende ancora più remota l’eventualità di riuscire a organizzare un incontro erotico con il partner.

Come fare? L’unica soluzione è pazientare. Ci vuole tempo perché i tessuti cicatrizzino e si recuperi il tono muscolare, tempo perché estrogeni e prolattina ritornino ai livelli normali, tempo per recuperare il peso forma e, infine, tempo perché in casa si ristabilisca una sorta di equilibrio tra la veglia e il sonno, tra l’attività e il riposo, tra il fare e il non fare. Vi potrà sembrare un tempo infinito, mentre lo vivete, ma guardandolo poi a ritroso non sarà che un breve intervallo, trascorso in un batter di ciglia.

Si dice che in genere occorrono 40 giorni dopo il parto per ritrovare un nuovo equilibrio, e 40 giorni è anche l’intervallo in cui si consiglia di sospendere i rapporti sessuali, anche in caso di taglio cesareo. Se doveste continuare ad avere uno scarso desiderio sessuale anche oltre i 40 giorni, sappiate che secondo Donald Winnicott la ragione è da attribuirsi a una “preoccupazione materna primaria“, che ci spinge a concentrare tutte le energie psico-fisiche sul bambino: la cura del neonato in un primo momento può assorbirci totalmente, tanto da farci considerare marginale tutto il resto, persino il nostro partner e la nostra sessualità.

Il nostro partner comprenderà e saprà pazientare quanto noi? In genere sì, anche perché la “preoccupazione materna primaria” investe anche lui, sebbene in minor misura.

E’ necessario fare attenzione solo nel caso in cui il rifiuto dei rapporti sessuali da parte della donna sia un campanello d’allarme, che segnala una depressione post partum. In questo caso, è opportuno consultare uno specialista.

Mi piacerebbe sentire l’esperienza di voi mamme, che ci siete già passate –  e dei vostri compagni: quando si è ripresentato il desiderio sessuale in voi e nel vostro partner? Avete avuto entrambi pazienza?

Chi deve ancora partorire, o ha partorito da poco, invece, stia tranquilla. Come accennato, il desiderio sessuale ritorna, insieme al piacere di fare l’amore: occorre solo tempo.

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