E’ dalla fine dell’anno scolastico che leggo ripetutamente su quotidiani e riviste articoli che quasi gridano allo scandalo per il numero di studenti non ammessi agli esami o bocciati, e ancora mancano i risultati finali della prova di maturità. Perché queste cifre debbano sorprendere non me lo spiego, neanche quando tali dati riguardano le elementari e, soprattutto, le scuole medie.

In queste considerazioni, chi parla non è tanto la mamma quanto l’insegnante che è in me. A tal proposito posso a ragione sostenere – ma penso sia sotto gli occhi di tutti- che c’è un’ignoranza di base assai diffusa, una preoccupante mancanza di interesse per la cultura, e, non ultimo, un atteggiamento condiviso da gran parte dei genitori che li porta a  giustificare sotto ogni profilo i propri figli, andando a sminuire il ruolo degli insegnanti.

Mettendo però da parte il mio punto di vista di insegnante, una considerazione mi preme invece fare, una considerazione che è esclusivamente frutto del mio essere mamma. Una bocciatura è da leggersi solo in chiave negativa, di fallimento? E’ vero che elementari e medie sono scuole dell’obbligo, e quindi vince la “politica” del non bocciare praticamente a priori.

Mio figlio deve andare in quarta elementare, e in questi tre anni di frequenza scolastica è stato bocciato un solo bambino, e questa bocciatura ha suscitato molto scalpore. Ho riflettuto parecchio su questo e sono giunta alla conclusione che se mio figlio si fosse trovato, si trovi o si troverà in una situazione di ritardo sull’andamento della sua classe (ritardo vuoi emotivo vuoi cognitivo) sarei io a preferireI che venisse fermato, altrimenti si troverebbe nella condizione di dover “arrancare” sugli altri, magari trovandosi sempre un passo indietro. E questo non farebbe altro che alimentare la sua mancanza si fiducia in sé e nelle sue capacità, la sua autostima, con impatto non solo sulla sua vita scolastica.

Ma forse, questa mia considerazione va contro l’atteggiamento ormai imperante che vuole tutto e subito, possibilmente con il minor sforzo. I vostri pareri permetteranno di arricchire i miei punti di visto in proposito.

Immagine: ilgiornaledivicenza.it