Ci siamo abituati ad allacciarle, la nostra sicurezza e quella dei nostri figli passa attraverso il loro utilizzo. Sono le cinture di sicurezza, vero e proprio salvavita. Sapete come sono nate? Oggi vi racconteremo la storia dell’invenzione delle cinture di sicurezza. Chi le ha  ideate? Erano fatte così come le abbiamo ora o erano diverse? Chissà se i nostri bimbi si sono mai posti queste domande!

Le prime cinture ad essere brevettate pare siano francesi, nel 1903 Gustave Lebeau le brevettò ma non ebbero molto successo: erano in cuoio, le velocità basse delle automobili e i rischi di soffocamento che  potevano dare queste cinture, non ne aiutarono la diffusione.

Rivediamo le cinture di sicurezza in America, intorno agli anni ’50. L’ingeniere aeronautico Nils Bohlin, responsabile per la ideazione e la realizzazione dei sedili eiettibili da inserire negli aerei, quelli in cui il pilota in caso di pericolo viene espulso dall’abitacolo, si appassionò anche al fenomeno opposto: quello di trattenere seduto un passeggero anche durante un notevole urto.

Seguendo questo suo interesse, Bohlin passò a lavorare alla Volvo, dove erano già state studiate e applicate alle auto delle cinture diagonali, con una fibbia di chiusura posta sulla cassa toracia, posizione piuttosto pericolosa. L’ingeniere lavorò a un progetto di miglioramento di queste cinture e arrivò a progettare la cintura di sicurezza che ancora oggi utilizziamo: quella a tre punti di trattenuta. L’ingeniere si rese conto, infatti, che era necessario che rimanessero bloccate al sedile sia la parte superiore che quella inferiore del corpo.

Ecco perchè pensò a una cintura che passasse sul bacino e poi diagonalmente sul torace e che fosse comoda da allacciare. Le prime vetture con cinture a tre punti  furono consegnate nell’agosto del 1959. Inizialmente non ebbero un gran successo: la gente, scettica, non ne capiva l’efficacia. Ma in seguito a studi e crash test fu chiara la loro utilità e anche le altre case automobilistiche le installarono.

Ora grazie alle cinture a tre punti sono tantissime le vite salvate, non dimenticatevi di allacciarle, di pretendere che i vostri passeggeri lo facciano, soprattutto i vostri bimbi. Magari raccontate loro questa storia. Si sa che la curiosità dei bimbi va sempre tenuta desta!

Fonte:

volvocars.com

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