La SIDS una delle cause principali di morte nei bambini dal primo al dodicesimo mese di vita. In generale, la maggioranza dei casi avviene tra i due e i quattro mesi e colpisce circa 1 neonato ogni mille. Le cause sono ancora sconosciute, tuttavia sono stati indicati dei possibili fattori di rischio, tra questi ci sono il dormire a pancia in giù e la presenza di fumo di sigaretta nei locali dove dorme il neonato.

Una nuova ipotesi considera che un’anomalia nel battito cardiaco possa essere un’altra delle probabili cause. Infatti, durante uno studio condotto dal professor Pascal Bousquet, della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ospedale Universitario presso l’Università di Strasburgo, si è scoperta la presenza di una sostanza prodotta dal nervo cardiaco, detta acetilcolina. Questa sostanza controlla la frequenza cardiaca ed è stata trovata in grandi quantità nel cuore di alcuni bambini morti per SIDS. Questa anomalia, fa sì che il cuore rallenti fino a fermarsi del tutto.

I ricercatori francesi hanno esaminato campioni di sangue e il cuore di 18 bambini vittime della SIDS e di altri 19 bambini deceduti per cause di morte violenta o improvvisa ma non collegate a condizioni cardiache o anomalie e tutti i bambini sono morti tra il primo e il nono mese di vita. Dall’analisi dei campioni di tessuto cardiaco di che appartenevano rispettivamente a 9 neonati morti di SIDS e 8 neonati del gruppo di controllo, si è rilevato che in otto dei nove neonati deceduti per SIDS vi era un’elevata concentrazione di acetilcolina, accompagnata da un aumento dei recettori di questa sostanza nel cuore.

Questo ha portato i ricercatori a credere che il nervo cardiaco in questi bambini possa diventare eccessivamente attivo e rallentare troppo il cuore troppo. Questa supposizione ha trovato una conferma nel ritrovamento di un enzima nei globuli bianchi di 6 campioni su 10 delle restanti vittime della SIDS. Dunque l’ipotesi di poter trovare questo enzima nel sangue come marcatore dei globuli bianchi è una grande possibilità per poter individuare precocemente i bambini a rischio. Una volta individuati i soggetti a rischio questi possono essere trattati con farmaci specifici per controllare la frequenza cardiaca e bloccare i recettori cardiaci interessati dalla acetilcolina.

Naturalmente ulteriori ricerche sono ancora necessarie per capire meglio questa anomalia cardiaca e come possa essere trattata per prevenire la SIDS ma penso comunque che sia un gran passo avanti.

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Fonte: lastampa.it

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