Alcuni vaccini sono diventati obbligatori per l’ammissione scolastica in seguito all’entrata in vigore delle misure straordinarie per la prevenzione vaccinale.

Di seguito forniamo alle famiglie una serie di informazioni utili per conoscere vaccini, date e documenti da presentare per l’iscrizione a scuola dei propri figli.

La legge

La Legge 31 luglio 2017, n. 119 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73, recante disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 5 agosto 2017 insieme al testo coordinato, prevede infatti 10 vaccinazioni obbligatorie per i minori di età compresa tra zero e sedici anni e per i minori stranieri non accompagnati come requisito imprescindibile per l’ammissione alle scuole. 

I vaccini

I 10 vaccini obbligatori per bambini e ragazzi fino a 16 anni sono quelli contro:

polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Haemophilius di tipo B, morbillo, parotite, rosolia e varicella (per i bimbi nati a partire dal 2017).

Nido e scuola dell’infanzia

Il certificato vaccinale per poter iscrivere i bambini al nido e alla scuola materna deve essere presentato entro l’11 settembre.

I nidi e le scuole materne (siano essi indifferentemente pubblici e/o privati) non possono accettare l’iscrizione dei bambini non vaccinati. Nemmeno se i genitori hanno pagato la multa.

Vaccini_obbligatori_ammissione_scuola

Scuola primaria e secondaria

Le famiglie dei bambini e ragazzi che hanno dai 6 ai 16 anni possono presentare le certificazioni vaccinali entro il 31 ottobre.

I documenti da presentare

Per certificare le vaccinazioni effettuate si può consegnare alla scuola come riporta il decreto:

una copia del libretto delle vaccinazioni vidimato dal competente servizio della ASL ovvero il certificato vaccinale, oppure l’attestazione datata rilasciata dal competente servizio della ASL, che indichi se il soggetto sia in regola con le vaccinazioni obbligatorie previste per l’età.

Oppure si può presentare una dichiarazione sostituiva (ma entro il 10 marzo è necessario portare la certificazione ufficiale). Nella circolare del Ministero c’è un fac simile dell’autodichiarazione.

Soluzioni diverse a seconda delle Regioni

Le regioni hanno adottato diverse soluzioni per ottenere il certificato vaccinale.

Emilia Romagna

In questa regione i genitori dei bambini iscritti alle scuole dell’infanzia riceveranno il certificato vaccinale a casa i primi giorni di settembre e potranno poi consegnarlo a scuola. Mentre chi non è in regola con tutti i richiami, riceverà anche l’appuntamento per completare il ciclo.

Trentino Alto Adige

In questa regione per verificare se il bambino è in regola con i vaccini, si accede con la tessera sanitaria al sito TreC. Qui si può scaricare l’attestato di certificazione vaccinale.

Liguria

Alle famiglie in questa regione arriverà una lettera che vale come certificato per la scuola o, in caso di inadempienza, come prenotazione del percorso vaccinale.

Lombardia

Il certificato si può ottenere consultando online il Fascicolo sanitario elettronico, un archivio digitale con le informazioni sulla salute di ogni cittadino lombardo. Ma, per visualizzare il documento, sono necessarie credenziali, che vengono rilasciate dagli uffici.

Esoneri

Sono esonerati dall’obbligo di vaccinazione tutti quei bambini i ragazzi già immunizzati perché hanno contratto la malattia naturale e quelli che presentano specifiche condizioni cliniche che rappresentano una controindicazione alle vaccinazioni.

In questi casi, i genitori possono presentare un certificato di esonero. I certificati dovranno essere rilasciati da medici di famiglia o pediatri gratuitamente.

Attenzione, però: sono a carico delle famiglie le analisi del sangue che il medico potrebbe eventualmente richiedere prima di rilasciare il certificato, per verificare se il bambino ha effettivamente contratto la malattia.

Chi non è vaccinato?

Le famiglie dei bambini che non hanno completato il percorso vaccinale devono presentare il documento che attesti che la richiesta formale di un appuntamento per fare il vaccino. Questa domanda potrà essere fatta direttamente allo sportello della Asl o dell’ospedale, o tramite Pec o, ancora, con raccomandata con ricevuta di ritorno.

Se il bambino non è vaccinato e il genitore non consegna alla scuola la documentazione che spiega i motivi dell’esonero, dell’omissione o del differimento, nel caso in cui il piccolo abbia da 0 a 6 anni non può accedere all’asilo o alla scuola di infanzia, ma non gli può essere impedita l’iscrizione alla scuola dell’obbligo.

In entrambi i casi, però, il dirigente scolastico o il responsabile dei servizi educativi è tenuto a segnalare la violazione alla ASL, che entro dieci giorni contatta la famiglia per un colloquio informativo.

Vaccini: informazioni utili

Per avere tutte le informazioni sui vaccini obbligatori per l’ammissione scolastica è attivo il numero 1500 al quale rispondono medici ed esperti del Ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità per dare informazioni e chiarimenti sul nuovo decreto.

La linea è attiva dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 16.