Saprete, senza dubbio, che gli incubi e le paure sono una tappa normale e fisiologica della crescita. Ciascuno di noi ricorda di averne avuto, da piccoli, ma vederlo da genitori, sui propri figli, è un po’ diverso.Bisogna distinguere, innanzitutto, la frequenza che ha la paura, o l’incubo, e quanto interferisce con una vita “normale”. Significa che in molti casi sono episodi isolati.

A volte però diventano frequenti: dal punto di vista del genitore è faticoso svegliarsi più volte durante la notte, o dover contenere il pianto e gli altri comportamenti atterriti.

Uno dei primi banali suggerimenti che viene dato è quello di mantenere la calma, e di avere un atteggiamento “contenitivo”: il primo bisogno del bambino è quello di essere abbracciato, consolato, e sapere che è al sicuro.

Banalizzare le paure di un bambino è uno degli errori più gravi che si possa fare, perché non le eliminerà, ma gli farà perdere fiducia nei nostri confronti, col rischio di aumentare il senso di solitudine e di preoccupazione davanti a ciò che teme.

Questo vale sia per un brutto sogno, che per la paura di un oggetto, di un animale, ma anche di una situazione. E’ vero per un bambino molto piccolo, ma anche per i più grandi, fino alla pre-adolescenza, ai quali può capitare di verbalizzare o mostrare reticenza ad affrontare una situazione.

Siate il suo porto sicuro: in voi dovrà trovare 1) conforto 2) accoglienza 3) comprensione.

E’ chiaro che gli incubi sono una rielaborazione delle esperienze vissute durante il giorno: esistono circostanze specifiche (traumi, periodi di stress, separazioni coniugali o familiari) in cui il sogno esprime tutto il disagio di una situazione critica.

A volte è utile chiedersi se c’è un nesso tra un comportamento fobico, o ripetuti incubi, e la quotidianità del bambino. Può essere un segnale, ma non è detto che lo sia sempre.

Come già accennato, il mondo per un bambino è grande e misterioso, e sono molti i suoi aspetti che possono sembrare preoccupanti, soprattutto quando si affrontano alcune tappe della crescita. Avere paura, in questo caso, è sano, è normale, rappresenta un buon messaggio che richiede agli adulti sostegno e comprensione.

dott.ssa Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta

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