Come affronti le sfide della vita? Come un filosofo o come un guerriero? Qual è il modo migliore di gestire i momenti di crisi, come la perdita del posto di lavoro o una grave malattia improvvisa?

Nell’epoca in cui viviamo capita sempre più spesso che la gente chieda aiuto per superare gravi forme di sconforto. Ci sono giovani che non riescono a sposarsi per la mancanza di una stabilità economica, ma anche famiglie che si ritrovano improvvisamente senza forme di sostentamento per la perdita di un lavoro stabile da parte di uno o entrambi i genitori, anche non giovanissimi.

Situazioni come la perdita del lavoro o malattie gravi possono piegare anche la più salda fiducia nel futuro, e oggi è facile che si perdano da un giorno all’altro i punti di riferimento sui quali avevamo costruito la nostra vita e la nostra famiglia.

Alcune persone cadono nello sconforto più totale e non riescono a riprendersi. Altre mettono in campo una estrema flessibilità e si ritrovano a trasformare la loro esistenza in modo rivoluzionario. Cosa fa la differenza tra questi due modi di reagire?

Il filosofo e il guerriero: due modi opposti di affrontare le crisi

Tempo fa leggevo su un articolo che ci sono due modi di affrontare le crisi: come un filosofo, cercando di comprenderne il significato, o come un guerriero, aspettandosi sempre il peggio. Entrambi gli atteggiamenti sono importanti per riuscire a riemergere da quelle difficili situazioni che mettono duramente alla prova il nostro senso di equilibrio e di fiducia nella vita e si integrano per permettere a un evento doloroso di restare alle nostre spalle.

Sperimentare l’accettazione

Il primo atteggiamento è quello che ci permette di sperimentare l’accettazione, quella che ci fa di restare in contatto con ciò che proviamo, come ci sentiamo, senza combattere con un ideale di “come dovrebbe essere” e “come dovremmo sentirci”. C’è una fase in cui è necessario che la situazione si evolva dentro di noi, e che le nuvole si diradino. Questo è “attraversare il dolore”.

Affrontare il futuro con coraggio

Ma anche il guerriero è indispensabile: ha la capacità di superare la crisi perché pensa che le cose peggiori capitano anche alle persone migliori. La vita perfetta non esiste, ed il segreto è permettere a noi stessi di riprenderci, capire cosa è successo, aprirsi al futuro con un pizzico di coraggio.