Cosa fare quando arrivano le vacanze? Andare da soli, o cercare un aiuto per la gestione dei bimbi e delle incombenze domestiche, che permetta di avere del tempo per sé e di recuperare un pò di energie?Capita sempre più spesso che nelle famiglie la figura della baby-sitter sia abituale. In alcuni casi sono ragazze che ricevono anche vitto e alloggio etrascorrono molte ore con la famiglia e coi bambini.

Quando si prenota una vacanza può capitare di dover decidere se andare da soli o portare con sé qualcuno che dia una mano nella gestione dei piccoli. Se la vacanza è breve il problema può anche non sussistere, ma quando il periodo è prolungato può essere necessario coinvolgere qualcuno.

I motivi possono essere diversi: può capitare che si decida di prendere in affitto una casa in una località di villeggiatura e che si decida di fare i pendolari dal proprio posto di lavoro, lasciando i bambini alle cure di altri (la baby-sitter, i nonni, o qualche parente).

Può anche verificarsi che si decida di prenotare un lungo soggiorno, e che si reputi necessario delegare le incombenze domestiche ad una persona di servizio, che pensi ai piccoli per una parte della giornata, in modo da permettere ai genitori di avere degli spazi di relax.

Trascorrere le vacanze con una persona che non fa parte del nucleo familiare non è sempre semplice: qualcuno decide di rinunciarvi proprio perché intende le vacanze come momento di intimità domestica e di riunione del nucleo familiare, occasione per passare più tempo coi propri figli e di poter dedicarsi alle attività che non si svolgono nel periodo invernale.

Anche la convivenza coi nonni e coi parenti, come abbiamo visto in un altro articolo, per quanto abbia degli aspetti molto positivi, a volte genera stress o piccole incomprensioni legate alla condivisione di momenti di intimità.

In questi casi sarebbe auspicabile esplicitare i propri timori e condividere le proprie opinioni col proprio partner, e mettere in chiaro alcune cose con la baby sitter o la persona che si occuperà dei nostri bambini.

Il vantaggio di fare una scelta di questo tipo sta nel fatto che i genitori saranno liberi da alcune incombenze stressanti e potranno godere non solo di tempo per sé, ma anche essere più rilassati nel tempo da dedicare ai propri bambini.

La condizione ideale è che i bambini siano già abituati alla persona in questione e che la considerino familiare, e che questa persona conosca già le esigenze dei piccoli e che sappia assecondarle in modo adeguato all’età del bambino.

Riscoprire momenti di benessere, non dimentichiamolo, ha ripercussioni benefiche su tutto il nucleo familiare, quindi che l’aiuto “esterno” possa servire a dedicare del tempo ad un hobby, al recupero del sonno perduto, o a qualche momento di coppia, è comunque un’occasione per ripristinare le proprie energie fisiche e mentali, per reinvestirle poi sulla famiglia.

dott.ssa Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta

foto: paderno7onair.it