Giocare  con i bambini è fondamentale, lo sanno tutti: è proprio impossibile ignorarlo perché da tempo pediatri psicologi pedagoghi ed esperti a vario titolo ce lo ripetono su ogni media. Anche noi ne abbiamo recentemente parlato in questo post. Per una serie di motivi che investono non solo la crescita del bambino ma anche la costruzione della relazione tra genitori e figli: giocare è uno scambio affettivo e conoscitivo indispensabile per l’armonia familiare.

​Premesso che personalmente ritengo il gioco con altri bambini altrettanto imprescindibile, oggi voglio concentrarmi su altro, ovvero:

Perchè giocare con i bambini può essere bello e divertente anche per una mamma

  • Impari parole nuove

Qui mi riferisco al mio caso personale (bimba sedicimesenne totalmente immersa nell’impegnativissima impresa di ampliare il proprio vocabolario). E insomma, io mi diverto un sacco a proporle parole “difficili” e, se il contesto lo richiede, anche in inglese (vabbe ci provo, cose semplici eh) e persino in dialetto. Non avete idea di quel che viene fuori. Ma a volte è proprio a partire dalle parole più semplici che si arriva ad insospettabili neologismi! La rielaborazione linguistica, comunque, non è esclusivo appannaggio dei piccoli: anche bimbi più grandi reinterpretano in modo surreale (guidante per volante e altre amenità che mamme di bimbi anche di 5 o 6 anni non potranno che confermare. Fatelo nei commenti! ;))

  • Hai un validissimo motivo per delegare odiose  incombenze

“Lavare i pavimenti? Guarda, con lei in giro per casa non è proprio possibile. Butta il secchio per terra ogni 2×3. Quando non pretende di afferrarlo lei…  allora non lo molla più se non a costo di pianti apocalittici. No no no ho dovuto rinunciare da tempo, ormai…”. Questo è solo un esempio, applicabile, secondo le esigenze individuali, a quello tra i mestieri o mansioni varie che va appioppato a qualcun altro prima che presto.

  • Impari a trasformare ogni esperienza in una occasione di gioco

Perché in effetti non c’è sempre bisogno di trovare uno spazio e un tempo per il gioco tout court. Cioè non è che dici: adesso mettiamoci qui e giochiamo dalle 4 alle 5… è molto più divertente per i bambini (e interessante per noi) se riusciamo a coinvolgerli nelle attività quotidiane trasformandole in una occasione per giocare e imparare. Cucinare insieme, per esempio: se metti in conto di cambiarli da capo a piedi dopo l’impresa, puoi anche proporre loro attività interessanti da sbolognare come il lavaggio dell’insalata.

  • Torni bambina

Poi però c’è anche lo spazio per i giochi veri e propri, quei momenti in cui, messe da parte le millemila cose che avesti da fare, ti siedi accanto a lei e, trovandoti in mano padelle e pentolini in miniatura piuttosto che cubetti da impilare; osservando la sua faccia concentratissima nel cercare il pezzo giusto del puzzle; constatando la fissazione l’attaccamento ad un consunto peluche… ti ricordi di quando anche tu…

Giocando con i Giochi Imaginarium

Negli ultimi giorni, Clara ha applicato la sua straordinaria capacità di concentrazione sul gioco ad incastro Natural Pin-Formas Imaginarium  che abbiamo avuto l’opportunità di provare.

Ascolta rapita le strampalate storie che invento scegliendo come protagonisti gli animaletti di Ilcubo Zoo (abbiamo trovato un utilizzo alternativo per un gioco nato con la finalità di impilare e incastrare cubi decorati).

E sta imparando i rudimenti dell’arte culinaria con la cucina puzzle che vedete nella foto, prototipo di una vera cucina giocattolo che forse le regaleremo il prossimo Natale…

Post realizzato in collaborazione con Imaginarium