L’acne può essere considerato un sintomo della gravidanza.

In alcuni casi infatti i “brufoli” compaiono sul viso delle donne già intorno al primo mese, spesso senza che le stesse sappiano ancora di essere in attesa.

Perché i brufoli sono un sintomo della gravidanza

L’acne è un’infiammazione della pelle causata dall’iperproduzione di sebo.

Le ghiandole sebacee si occludono, si infiammano e si forma il brufolo.

Nelle prime settimane di gravidanza i livelli di progesterone aumentano, questo provoca uno scompenso ormonale che sollecita la produzione di sebo.

La pelle diventa, tendenzialmente, più grassa e, per alcune donne, addirittura acneica.

Si parla, infatti, di acne gravidica, riferendosi proprio alla formazione di brufoli che possono lamentare alcune future mamme nei primi 2 mesi di dolce attesa. Le donne che hanno già sofferto di acne in età adolescenziale ed hanno la pelle a tendenza grassa, durante la gravidanza molto probabilmente saranno soggette a questo fenomeno con più facilità.

L’acne compare subito e si prolunga fino alle ultime settimane di gravidanza per poi sparire dopo il parto quando gli ormoni si riequilibrano.

Oltre agli ormoni, tali alterazioni sono favorite anche dall’ostruzione dei pori e dall’accumulo di batteri che possono favorire l’infiammazione e la formazione dei brufoli.

In quali zone spuntano i brufoli in gravidanza?

Le parti del corpo a più alta incidenza sono quelle dove la pelle è grassa:

  • il viso ed in particolare il mento, il naso e le guance,
  • la schiena,
  • il collo,
  • i glutei.

La zona del naso è quella dove possono comparire i comedoni che altro non sono che un primo stadio dei brufoli: meglio conosciuti anche come punti neri, si tratta di foruncoli caratterizzati da una punta nera in superficie molto visibile anche ad occhio nudo, dovuta ad un’abbondante produzione di sebo.

acne in gravidanza

I rimedi naturali per l’acne in gravidanza

Sappiamo bene che durante i 9 mesi di gestazione è preferibile evitare i farmaci quindi vi suggeriamo alcune pratiche naturali che possono aiutare a risolvere il problema dell’acne in gravidanza.

Ovviamente potrete e dovete sempre confrontarvi con il vostro medico. Sarà lui a decidere e consigliarvi laddove necessaria anche una terapia medicinale.

Detersione corretta

Non basta lavarsi, occorre farlo delicatamente e con prodotti delicati. Evitate quindi di lavare troppo spesso il viso con saponi sgrassanti.
Se la pelle viene sgrassata troppo reagisce producendo ancora più sebo perché ne ha fisiologicamente bisogno! Uno sgradevole effetto di rimbalzo che potrebbe peggiorare la situazione.

Vi consigliamo di detergere il viso, la mattina e la sera, con prodotti specifici per il tipo di pelle. Chiedete consiglio al vostro medico o farmacista su quali cosmetici o parafarmaci per uso esterno potete utilizzare. Ricordate che alcuni ingredienti presenti in pomate, creme o unguenti per i brufoli sono da evitare in gravidanza.

Inoltre se hai l’abitudine di truccarti ricordati che la prima regola è struccarsi bene, rimuovendo sino all’ultima traccia di make-up.

Non toccare i brufoli

Anche se la tentazione è grande i brufoli non vanno strizzati e vanno toccati il meno possibile.

Lavati sempre le mani prima di toccarti il viso e non solo. Le mani sporche possono aumentare la presenza di batteri e favorire la formazione di brufoli.

Inoltre, bisogna fare molta attenzione anche ai vestiti che strofinano la pelle.

Se i brufoli sono sulla schiena usa magliette di cotone ed evita colli alti di lana se sono sul viso.

In quest’ultimo caso, ti ricordiamo di curare l’igiene dei capelli e di raccoglierli, proprio perché possono irritare la pelle e favorire la formazione di brufoli.