In Piemonte aprono gli agriasili, aziende agricole trasformate in asili nido. Il progetto è nato da un’idea di Coldiretti, con un triplice obiettivo: sopperire alle carenze di servizi per la prima infanzia sul territorio; favorire l’occupazione femminile; rilanciare le aziende agricole.

Per diventare agritata è ovviamente necessario disporre di una cascina o di un’azienda agricola. La maggior parte di queste si trovano in aperta campagna, ma ve ne sono alcune in prossimità dei centri urbani. Il modello è quello delle tagesmutter trentine, adattate alla realtà piemontese.

Le aspiranti agritate devono seguire un corso di formazione di 400 ore (è appena partito il terzo) e 260 ore di stage in asilo nido. Dopodiché possono accogliere nella loro casa da tre a cinque bambini, fino a nove ore al giorno, sette giorni su sette.

Al costo di circa sei euro l’ora, i bambini hanno la possibilità di stare in mezzo alla natura, conoscere gli animali dell’azienda, mangiare

pappe a chilometro zero, prodotte in cascina e a base di alimenti naturali.

Livia

Fonti:

viniesapori.net

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