“Ma voi come fate a sapere che state avendo un orgasmo?”, questa la domanda che raggelò le astanti all’ultimo Vagina Day organizzato da MySecretCase che aveva per tema l’”Orgasmic Love”, ovvero l’educazione sentimentale e fisica al piacere.

Nessuno ebbe cuore di dirle che se non se n’era mai accorta forse era perché non lo aveva mai raggiunto, rientrando così in quel preoccupante 12% di donne italiane che, stando ad una recente ricerca, soffre di “disfunzione orgasmica primaria”. Tra i motivi che sottendono al mancato raggiungimento dell’orgasmo, specie se casuale, cioè dovuto a circostanze occasionali, il più frequente risulta essere la negazione del sesso successiva al parto vissuto come evento traumatico. Insomma, la maggioranza delle neo-mamme affronta con molta difficoltà la trasformazione del proprio corpo e, soprattutto nei primissimi mesi di maternità, fatica a percepirsi come donna oltre che come madre. Il risultato, in molti casi, è il crollo totale di ogni forma di intimità e l’esecuzione del sesso più come pratica doverosa che non come emergenza fisiologica ed emotiva.

Anche se il supporto psicologico dato da una buona comunicazione di coppia è condizione imprescindibile per una sana accettazione del cambiamento in corso, esistono degli accorgimenti utili per velocizzare questo processo:

Tenersi in forma con la ginnastica pelvica

Il corpo, dopo il trauma subito, ha bisogno di essere ritonificato, esternamente ed internamente. Se nel primo caso la ginnastica implica sforzo, sudore e costanza, nel secondo è molto più rapida ed indolore: con le palline vaginali in silicone (due se siete giovani e alla prima gravidanza, una sola se avete più di 40-45 anni e avete avuto più figli), potete contrarre involontariamente i vostri muscoli pelvici riportandoli nel giro di pochi mesi all’antico splendore. Basta inserirle per 15 minuti al giorno 2-3 volte la settimana, possibilmente abbinandole a degli esercizi posturali di rafforzamento del perineo, per aumentare il tono muscolare della vagina e di conseguenza anche la sua reattività durante la penetrazione. Tenervi in forma vi farà sentire inoltre più a vostro agio, più belle e sicure di voi e quindi anche maggiormente disposte a prendervi cura della vostra intimità di coppia.

Rieducarsi al piacere con l’autoerotismo

Accogliere nuovamente il partner senza prima essersi ri-aperte alla possibilità di darsi piacere non è la scelta migliore per recuperare l’intimità perduta. L’ideale, invece, dopo aver condiviso il vostro corpo con un bambino e prima di ricondividerlo con un uomo, è riabituarsi a percepirlo come qualcosa di intimamente vostro, rieducarlo al piacere, il vostro, non quello di un altro. Ecco perché è fondamentale riprendere confidenza con le proprie zone erogene, toccarsi il clitoride, ri-conoscere la propria vagina, guardarsi allo specchio e trovarsi ancora sexy. Dedicatevi all’autoerotismo non solo come pratica sessuale, ma anche come mezzo per “fare la pace” con la vostra femminilità. Solo allora fare l’amore tornerà a piacervi come prima, più di prima.

Articolo a cura di MySecretCase