Il capoparto è il primo ciclo mestruale che si verifica  dopo il parto: nessun medico può determinare con esattezza quando arriverà, perché varia molto da donna a donna. Consiste in un ciclo abbondante e solitamente un po’ più lungo del normale e non va confuso con le perdite post parto.

Cos’è il capoparto?

Il capoparto è il termine usato per indicare il primo ciclo mestruale dopo il parto: in teoria, finché una donna allatta il ciclo mestruale dovrebbe essere bloccato, perché l’alto livello dell’ormone prolattina, quello responsabile della produzione di latte, inibisce l’ovulazione. Tuttavia, è possibile che il ciclo mestruale riparta anche mentre si allatta.

Non dobbiamo confondere il capoparto con le lochiazioni, ovvero le perdite di sangue tipiche del peuerperio e che durano una quarantina di giorni: quelle, infatti, servono a noi mamme ad espellere tutto quello che non serve più dopo la gravidanza.

In vista del capoparto, l’apparato genitale ritorna alla normalità: la vagina ritrova elasticità, il perineo si riprende dall’enorme sforzo cui è stato sottoposto durante il parto naturale, e le ferite del parto, come l’episiotomia o eventuali lacerazioni, guariscono.

Quando arriva il capoparto?

Nessuno può stabilire con certezza quando sarà il momento in cui il ciclo mestruale ripartirà, sia in caso di parto naturale, sia in caso di parto cesareo, ma per motivi ormonali c’è una stretta correlazione con l’allattamento: sembra cioè che più si allatta, e più il ciclo ritarda. Infatti, se allattate esclusivamente al seno, è più probabile che il ciclo mestruale torni quando avete smesso, più o meno un mese dopo; se non allattate, o lo fate per poco tempo o usate l’aggiunta, invece, è molto probabile che il ciclo si ripresenti in tempi più brevi, anche una decina di settimane dopo il parto.

Come si manifesta?

Il capoparto consiste in un ciclo mestruale particolarmente abbondante e un po’ irregolare rispetto alla propria normalità: può anche durare 8-10 giorni ed essere più doloroso del solito.

Inoltre, non è detto che il ciclo successivo torni nei tempi giusti: ci vuole un po’ di pazienza perché il ciclo mestruale torni alla normalità, non scordate mai che la gravidanza e il parto rappresentano un grosso sconvolgimento per il corpo di una donna.

Non preoccupatevi dunque se il secondo ciclo mestruale dopo il parto arriverà anche due mesi dopo il capoparto: se nel frattempo avete avuto rapporti sessuali, per fugare ogni sospetto fate un test di gravidanza (per qualche consiglio al riguardo, leggete il nostro post sul test di gravidanza).

Se avete avuto un ciclo irregolare già prima della gravidanza, potreste avere una bella sorpresa in termini di regolarizzazione, ma dipende molto dai motivi che causavano l’irregolarità.

Ciclo e allattamento

Per fortuna non si ritiene più, come una volta, che non vada bene allattare quando si ha il ciclo: il nostro corpo è programmato per svolgere queste due funzioni anche contemporaneamente senza comprometterne il buon esito.

Tuttavia, se il ciclo è ripartito durante l’allattamento, il latte può leggermente variare di sapore, per via della cambiata composizione del sangue, ed essere leggermente più salato; per la presenza di ormoni femminili nel latte il bambino può attaccarsi magari meno volentieri, evacuare più spesso e con meno abbondanza, essere più nervoso, avere eruzioni cutanee e disturbi digestivi, ma tutto in forma molto lieve.

Non ci sono motivi per interrompere l’allattamento a causa del ciclo mestruale.

Posso rimanere incinta se non ho avuto il capoparto?

La risposta è sì, certamente. Non conoscete nessuna che sia rimasta incinta durante l’allattamento? È una cosa che succede più spesso di quel che si crede: anche se il capoparto non è ancora arrivato, infatti, non è detto che l’ovulazione non sia già ripresa.

Non fidatevi mai dell’allattamento per rinunciare a usare metodi contraccettivi se non è vostra intenzione rimanere incinta.

 

Fonte immagine:  www.babycomp-italia.blogspot.com