Capricci: come affrontarli? Questo il tema scelto attraverso il sondaggio online dal 68% dalle lettrici di Blogmmamma e dagli ascoltatori di Radio 24 per la puntata di oggi di Essere e Benessere, programma quotidiano di salute condotto da Nicoletta Carbone. Ospiti in studio, oggi, due mamme blogger Veronica Viganò e Jolanda Restano, che, con l’aiuto della Dott.ssa Trinci, hanno cercato di rispondere insieme ai dubbi delle mamme in ascolto in merito allo spinoso argomento… Altro ospite della trasmissione Alberto Pellai, recentemente autore per Edizioni San Paolo di tre titoli sul tema della paternità, che ne fanno un ottimo interlocutore per questo tipo di argomenti.

I libri di Alberto Pellai
I libri di Alberto Pellai sulla paternità

Noi di Blogmamma abbiamo ascoltato la trasmissione in diretta, abbiamo preso appunti, ed ecco, di seguito una sorta di radio-cronaca della trasmissione, interessantissima per tutti quei genitori – immagino un pò tutti – che quiotidianamente si trovano a dover fronteggiare i capricci del loro pargoli!

Quali sono i capricci dei vostri figli? Come li affrontate? Siete efficaci? C’è qualosa che vi manda in crisi? Avete eleborato delle strategie? Comunicatecele!” Con questo appello, Nicoletta Carbone dà inizo alle telefonate dei genitori in ascolto, tra i quali Remo, che chiede agli ospiti in studio come contrastare i capricci del figlio che, nel cuore della notte, pretende di alzarsi per guardare i cartoni! Al drammatico appello di questo genitore – dalla voce sembrava davvero sfinito – risponde un altro papà, proprio Alberto Pellai, che suggerisce una strategia che promette di rivelarsi efficae.

Quale? Leggete: “già nel momento di mettersi a letto, bisogna dare un’aspettativa chiara al bambino: bisogna anticipargli che, se ci sarà una richiesta di vedere il cartone, non sarà più possibile, e che invece, si potrà, per esempio, bere del latte o dell’acqua, o ricevere qualche coccola dal papà! Qualora la richiesta si verifichi, bisogna rimanere fermi e proporre un’alternativa, in modo da cambiare il rito: una coccola, un abbraccio… in modo da interrompere lo schema sbagliato e stabilire un nuovo schema”.

E’ molto importante che i genitori mostrino molta fermezza nell’educare i propri figli” – aggiunge la Dott.ssa Trinci – “oggi si riscontra spesso una tendenza dei genitori a temere di dire di no ai bambini: spesso arrivano tardi e vengono visti come dei piccoli Messia! Ma così, si rischia di creare dei piccoli tiranni, e questo è sbagliato, soprattutto per il loro bene! I bambini, invece hanno bisogno di genitori che sanno porre dei limiti“.

I capricci di Rosabella, della scrittrice Fulvia degl'Innocenti
Il libro di Fulvia Degl'Innocenti

Interviene in studio anche Fulvia Degl’Innocenti, autrice di “I capricci di Rosabella”, bellissimo albo illustrato edito dalla casa editrice Il gioco di Leggere e di una rubrica sul Giornalino: “Anche io sono mamma e quando i miei bambini cominciano a fre i capricci, di solito, li seduco inventando per loro delle storie, mi definisco una maga in qeusto senso. Ma il metodo funziona perchè obbedisce ad una precisa strategia: quella di spostare la loro attenzione verso una situazione fantastica che li porti in un altro mondo”.

Ma c’è un aspetto importante da tenere in considerazione: come fa notare Alberto Pellai, i capricci possono anche aiutare aiutare i genitori a capire un disagio dei bambini, che non sono ancora in grado di esprimerli altrimenti.

“Bisogna tenere conto che i bambini fanno i capricci perchè non hanno altr modo per esprimersi” – aggiunge la Dott.ssa Trinci – “il bambino è egocentrico, l’empatia è qualcosa che non ha ancora sviluppato: va quindi aiutato a diventare empatico da chi lo educa”.

Veronica, una delle mamme blogger presenti, avalla la loro opinione: “un metodo sviluppato con il mio bambino più grande consiste nell’aiutarlo a verbalizzare le sue emozioni: se mi chino alla sua altezza e uso un tono di voce diverso, non irato, l’ira sfuma”.

C’è invece chi, come Jolanda, utilizza un’altra strategia: “quando il capriccio diventa sopra le righe, li lascio da soli a “sbollire” per un pò! Poi, quando si sono un pò sfogati, si riesce meglio a comunicare!” E’un pò la stessa linea seguita da una mamma – esempio citato dalla Dott.ssa Trinci – che ha costruito per la sua bimba una sorta di “stanza dei capricci”, in cui lei si rifugia picchiando un cuscino!

A questo punto, è squillato il telefono e mi sono persa gli ultimi minuti della trasmissione, purtroppo, ma l’argomento mi sembra tutt’altro che esaurito! Mi piacerebbe parlarne con voi, quindi, vi giro le domande poste dalla conduttrice di Radio 24: quali sono i capricci più frequenti dei vostri bambini? E voi, come reagite? Riuscite a calmarli o non avete ancora trovato la giusta strada? Parliamone…

Immagine: chiaranocentini.it