Le cellule staminali del cordone ombelicale sono una risorsa preziosa per i trapianti.

La raccolta delle staminali del cordone ombelicale rappresenta infatti un’importante risorsa alternativa al prelievo di staminali da midollo osseo o da sangue periferico.

Vediamo insieme perché.

Che cosa sono le cellule staminali?

Le cellule staminali emopoietiche sono cellule, non ancora completamente differenziate, da cui si originano gli elementi corpuscolati del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.

Queste cellule sono in grado di rigenerare il midollo osseo nei casi in cui è stato danneggiato. Per esempio in seguito a malattie come aplasie midollari, esposizione a radiazioni ionizzanti o a trattamenti chemio e/o radioterapici per la terapia di tumori.

La difficoltà di reperire un donatore compatibile o la necessità di un intervento terapeutico rapido hanno portato alla ricerca di fonti di  alternative al midollo.

Cellule staminali del cordone ombelicale perché sono così preziose?

Il sangue placentare contiene cellule staminali emopoietiche.

Questo ha indotto studi e sperimentazioni, che hanno confermato la possibilità di utilizzarlo come fonte alternativa di staminali emopoietiche a scopo di trapianto.

Le cellule staminali cordonali sono perfettamente in grado di ricostituire un midollo osseo.

Il sangue cordonale raccolto subito dopo il parto contiene cellule staminali con relativa immaturità immunologia. Questo spesso permette di superare, le tradizionali barriere di compatibilità.

In questo modo è possibile  effettuare il trapianto anche tra persone non perfettamente compatibili, come invece è necessario per le staminali emopoietiche da adulto.

Che cosa prevede la normativa italiana

In Italia da anni è possibile raccogliere e conservare le cellule staminali del cordone ombelicale per donarle agli altri. Lo si può fare presso strutture pubbliche denominate “Banche di Sangue di Cordone Ombelicale”.

La rete attualmente è composta da 18 banche  distribuite su tutto il territorio nazionale. È coordinata a livello centrale dal Centro Nazionale Sangue, che opera in collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti.

Tutte le Banche di sangue cordonale operanti nel mondo, inviano, informazioni sulle cellule staminali in esse conservate, a un Registro Internazionale, per la ricerca di donatori compatibili.

Alcune eccezioni sull’uso del sangue cordonale

Il Decreto ministeriale 18 novembre 2009 che ha stabilito come conservare e raccogliere le cellule staminali da sangue del cordone ombelicale prevede come abbiamo già detto:

  • “la conservazione per uso allogenico, cioè in favore di persone diverse da quelle da cui le cellule sono prelevate, a fini solidaristici, in strutture pubbliche a ciò preposte”.

Ma stabilisce anche:

  • “la conservazione di sangue da cordone ombelicale per uso dedicato al neonato stesso con patologia in atto al momento della nascita o evidenziata in epoca prenatale, o a consanguineo con patologia in atto o pregressa per il quale risulti appropriato l’utilizzo di cellule staminali da sangue cordonale”.
  • “la conservazione per uso dedicato è permessa anche nel caso di famiglie a rischio di avere figli affetti da malattie genetiche per le quali risulti appropriato l’utilizzo di tali cellule. L’elenco delle patologie per le quali è consolidato questo uso è riportato in allegato al decreto stesso”.

La normativa vigente consente quindi la conservazione delle cellule staminali di cordone ombelicale per uso dedicato, al neonato o ad un consanguineo, presso le banche di sangue placentare esistenti sul territorio nazionale, solo quando esistono particolari condizioni.

A chi ci si può rivolgere per donare il cordone ombelicale?

La donna che intende donare il sangue del proprio cordone ombelicale si può rivolgere al reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale dove intende partorire.

Per donare il sangue del cordone ombelicale dovrà:

  • essere in buone condizioni di salute
  • sottoscrivere il consenso informato
  • effettuare attraverso la struttura stessa degli esami di laboratorio (a carico dell’ospedale) che assicureranno l’adeguatezza del sangue cordonale per un futuro trapianto.

Nel caso in cui il sangue del cordone ombelicale dovesse rivelare criteri insufficienti di qualità e quantità, oppure al momento del parto si verifichino condizioni che rendono il cordone inadatto alla conservazione nella banca (febbre, stress fetale ecc.), si potrà comunque donare il sangue del cordone alla ricerca sulle cellule staminali ematopoietiche, che è dedicata a trovare nuove cure per le malattie del sangue.

Come avviene la raccolta del sangue cordonale?

La raccolta del sangue cordonale è una manovra semplice. Si esegue dopo la nascita del bambino e il taglio del cordone e quindi non comporta nessun rischio né per la madre né per il neonato.

La raccolta si effettua solo se in sala parto possono essere assicurati i massimi livelli assistenziali per la mamma e per il neonato.

Non tutte le unità raccolte possono essere conservate per fini di trapianto. Vengono raccolte solo le staminali che rispondono a caratteristiche qualitative e quantitative specifiche.

 

Fonte: Ministero della Salute