Di mestruazioni irregolari si parla quando i cicli sono troppo vicini o troppo distanti fra loro, oppure quando il flusso è troppo scarso. Questa irregolarità ha diverse origini e diverse conseguenze, secondo la situazione in cui ci si trova. Se la causa non è grave, può rappresentare un problema solo quando si cerca una gravidanza.

Un ciclo regolare viene ogni 23-35 giorni (con una media di 28 giorni) e dura 3-5 giorni, ma ogni donna è a sé. La durata del ciclo si calcola dal primo giorno del ciclo A al primo giorno del ciclo B. L’ovulazione si colloca circa a metà ciclo.

Ciclo irregolare: le tipologie

AMENORREA: se il ciclo non vi viene per almeno 3 mesi di fila. Oltre che in fase adolescenziale, succede in caso di gravidanza e allattamento al seno.

OLIGOMENORREA: se in un anno avete fra i 4 e i 9 cicli e non riuscite a capire mai quando avrete il ciclo successivo con una variazione di almeno sette giorni da un mese all’altro; spesso è associata a ciclo abbondante (ipermenorrea) e doloroso (dismenorrea).

POLIMENORREA: se i cicli sono troppo ravvicinati (meno di 25 giorni), sono molto brevi e con flusso scarso (spotting).

Le cause

All’origine di queste irregolarità ci possono essere policistosi ovarica, squilibri ormonali, disfunzioni della tiroide, stili di vita irregolari (obesità, anoressia, stress, jet lag, eccesso di attività sportiva). Oppure avete partorito e il vostro ciclo ancora non ha ripreso il ritmo giusto.

Se all’origine di un ciclo irregolare non c’è un problema grave, la vostra vita può anche proseguire così, nell’incertezza, scomoda ma non rischiosa per la vostra salute, del prossimo ciclo, risolvibile spesso utilizzando una pillola anticoncezionale. Fino a quando non arriva il momento di cercare un bambino.

Ciclo irregolare e gravidanza

Mestruazioni irregolari non significano affatto sterilità. Significano però – e non è comunque mai detto – maggiore difficoltà a rimanere incinta, perché ad essere irregolare è l’ovulazione.

In caso di oligomenorrea, non avendo un’ovulazione regolare ogni mese, diventa più difficile calcolare il proprio periodo fertile. Ricordate sempre che una coppia al primo figlio può impiegarci anche un anno, prima di riuscire a conquistare la gravidanza. Se però dopo vari tentativi ancora non riuscite a restare incinta, parlatene con la vostra ginecologa: una volta escluse altre cause (tube chiuse, problemi all’utero), potrebbe proporvi un monitoraggio dell’ovulazione, così da aiutarvi a capire qual è il vostro momento fertile.

In caso di polimenorrea, il problema potrebbe essere legato alla difficoltà che l’ovulazione avvenga, perché essendo i cicli ravvicinati, l’ovulo ha poco tempo per giungere a piena maturazione, se è breve la fase preovulatoria, o troppo poco tempo per impiantarsi, se è breve la fase postovulatoria.

 

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