Psicoterapia: cosa si sperimenta quando si è in cura? Come comportarsi per stare accanto a chi sta lavorando su se stesso?

Quando si affronta un percorso di sostegno psicologico non son tutte rose e fiori. Decidere di iniziare una psicoterapia è sicuramente il passo più difficile, perché presuppone la consapevolezza di aver bisogno di aiuto. Molti pensano che a questo punto, scelto il terapeuta a cui affidarsi, sia tutto indiscesa. E invece no.

Affrontare un percorso di cambiamento può far sentire la persona come se spingesse un masso su per una montagna. Le persone sviluppano un disturbo per far fronte a conflitti interiori e questioni irrisolte, che non sono facili da destrutturare.

Hanno bisogno quindi di imparare altri modi per esprimere se stesse e affrontare questi conflitti. Spesso la terapia è un periodo di paura, ansia, tristezza e dubbio. Non è mai un percorso uniforme e costante. Procede con un movimento avanti-e-indietro.

Depressione, anoressia, bulimia: quali dinamiche entrano in gioco

Alcuni esempi. Depressione, anoressia, bulimia, abuso di sostanze: i casi di “patologia” più evidente possono aiutarci per comprendere alcuni processi.

In caso di disturbi dell’alimentazione è importante essere consapevoli del fatto che anche se il peso si è stabilizzato e l’alimentazione è tornata normale ci vuole molto più tempo per affrontare le lotte interne che hanno portato al disagio.

Il trattamento delle tossicodipendenze richiede un lavoro lungo e impegnativo in cui sono coinvolte persone talvolta molto giovani che per i loro comportamenti devianti si trovano in condizioni di isolamento relazionale e sociale.

La depressione richiede tempi lunghi di trasformazione e ri-comprensione della propria vita.

Consigli per stare accanto a chi sta affrontando un percorso psicologico

Empathy

Ci sono terapie con disturbi che sono  difficili da trattare e con frequenti ricadute. In questi casi, avere strette relazioni di sostegno aiuta moltissimo.  Cosa fare se conosciamo qualcuno che sta tentando di migliorare la propria vita?

  • Ascoltalo e fagli sapere che gli sei vicino

La nostra pazienza e la vicinanza sono fondamentali. Essere lì, essere-con. Non si può sapere esattamente come quella persona si sente, ma è possibile ascoltarla e farle sapere che siete lì per lei, per attraversare la paura e l’ansia

  • Incoraggialo con una presenza discreta

Incoraggiate i loro passi verso la salute mentale e fisica. Alcune persone possono avere bisogno di una telefonata, di una mail, di un messaggio, o se possibile di una visita. Non occorre fare tanto, basta una presenza discreta.

  • Non offenderti se rifiuta il tuo aiuto

Quando le persone soffrono, tendono ad isolarsi e a rifiutare l’aiuto. Non è difficile comprendere che questo comportamento fa parte del loro disagio, e che è necessario guardare oltre, non offendersi, accentuare la propria sensibilità.

  • Non lasciarlo solo

Pur nel rispetto dei tempi dell’altro, è importante pensare che talvolta le persone sofferenti fanno fatica a stare sole, ma non conoscono altro modo di esprimere il loro dolore. Possono essere persone volubili: stanno attraversando un processo lento e spesso estenuante.

  • Accetta un temporaneo allontanamento

A volte si ha la sensazione che, iniziata una terapia, le persone amiche si allontanino: fa parte del processo di cambiamento che trasforma radicalmente la persona in cura, e investe tutto il suo mondo relazionale.