L’estate è un momento particolare: da un lato siamo felici di allentare le tensioni accumulate durante l’anno scolastico e lavorativo, dall’altro spesso abbiamo il problema di come gestire i figli, le vacanze, il tempo libero.

Come possiamo fare per non rendere il periodo estivo un periodo in cui continuare a complicarci la vita, se pur con un clima e uno scenario diverso?

  • Godiamo dei nuovi inizi

Per ogni fase che finisce ce n’è una che comincia, ed ogni momento di passaggio, se pur piccolo come quello stagionale, merita di essere celebrato per le novità che possono arrivare. Sembrerà una cosa stupida, ma iniziare la bella stagione con positività ci porterà a vivere i momenti che ci aspettano con più ottimismo, creatività, voglia di fare. L’estate è poi una stagione propizia a tutto ciò che di bello e divertente può accadere: chiedetelo ai nostri figli, che solitamente sono così felici del suo arrivo!

  • Portiamo avanti un piccolo cambiamento positivo

Quando si è sotto stress si finisce inevitabilmente per accumulare tanti desideri irrealizzati che non si ha il tempo di portare a termine. Un acquisto, una decisione, un progetto sportivo, un buon proposito. Non necessariamente dev’essere il tempo di grandi cambiamenti, ma si potrebbe cominciare con una piccola cosa: ad esempio, “ora che è estate leggerò qualche pagina di un buon libro ogni sera, come coccola verso me stessa”. Non è una buona idea?

  • Sfruttiamo i problemi a nostro vantaggio

Problemi, chi non ne ha? Non sarà certo l’arrivo di una nuova stagione a cambiare la nostra vita, e questo lo sappiamo. Ma potrebbe essere un buon momento per leggere le cose da un’altra prospettiva. Spesso i problemi, le critiche, le insoddisfazioni possono diventare occasioni per riflettere, e trasformare i limiti in risorse. Ci sono soluzioni che possono essere creative, alternative. Le difficoltà sono un banco di prova nella misura in cui ci rendono capaci di impegnarci a trovare nuovi percorsi per aggirare l’ostacolo.
A volte l’energia negativa che canalizziamo nell’insoddisfazione e nella rabbia repressa può essere utilizzata in modo costruttivo.