Nelle prime settimane per i neogenitori tutto è una scoperta anche il respiro del neonato.

Come abbiamo già visto in questo post il neonato reagisce alle varie situazioni e comunica attraverso il pianto.

Ma non solo. Anche il respiro può essere una valida fonte di informazioni sui bisogni e sullo stato di salute del bambino.

Vediamo insieme come interpretarlo.

Il respiro del neonato

Generalmente le prime settimane il neonato respira in modo irregolare.

Con il passare dei giorni il ritmo del respiro diventa sempre più ritmico e regolare.

Questo perché il bambino nel suo processo di crescita riesce ad acquisire una maggiore consapevolezza nel percepire gli stimoli esterni e riuscire ad interagire con essi.

La paralisi del respiro

Può succedere che il neonato si innervosisca.

Per esempio il bambino ha molta fame e la mamma in quel momento non c’è e non può allattarlo. La mancata soddisfazione di questo bisogno lo porta non solo a piangere in maniera esasperata ma persino ad arrestare il proprio respiro: in una sequenza che va dalle lacrime al diventare cianotico.

Generalmente questa assenza di respiro è governata da un meccanismo automatico e il bambino riprende a respirare da solo e senza nessun problema nel giro di pochi istanti. La respirazione così come si blocca si rimette in moto da sola senza provocare danni da mancanza di ossigeno.

Il respiro rumoroso

Quando il bambino respira rumorosamente e non riesce a succhiare il latte molto probabilmente ha un problema respiratorio al naso.

Molto probabilmente ha un’infiammazione alle vie aeree,  la più comune di esse il raffreddore.

Il respiro affannoso

Quando l’infiammazione respiratoria è invece localizzata nella gola il respiro del bambino è caratterizzato da uno specifico rumore, il cosiddetto “tirage” (dal francese strangolamento). Il neonato quando inspira produce il verso di uno che affanna a cui manca l’aria.

Il respiro frequente e difficoltoso

Se il neonato respira con fatica e in maniera frequente potrebbe avere un’infiammazione ai polmoni o ai bronchi. Un’altra caratteristica del respiro è che si allargano e richiudono le narici a seconda del ritmo affannoso del respiro.