Nel mondo ben 168 milioni di bambini vivono fuori dalla famiglia, secondo una stima Unicef. Tuttavia in Italia negli ultimi quattro anni le richieste di adozione internazionale e le idoneità all’adozione rilasciate dal tribunale dei minori sono crollate del 49%.

Questo è accaduto per tre ordini di ragioni: la lunghezza delle procedure – fino a 48 mesi -, i costi – fino a 30 mila euro –  e le selezioni estenuanti per ottenere l’idoneità.

Ai.Bi. Amici dei Bambini, una ong che si occupa di bambini abbandonati, propone una riforma per invertire la tendenza, che consiste in questo:

accelerare i tempi semplificando l’iter burocratico;

uniformare e ridurre i costi;

dare formazione e sostegno alla coppia che adotta piuttosto che sottoporla a selezioni estenuanti.

Inoltre, Ai.Bi. vorrebbe passare la competenza delle adozioni dalla Presidenza del Consiglio al ministero degli Esteri, dare anche ai single la possibilità di adottare e riconoscere adozioni come quella dei nascituri ancora in ventre, da noi vietata, ma accettata all’estero.

Voi cosa ne pensate, condividete le linee guida di questa proposta di riforma?

Livia

Fonti:

pensiericanditi.blogspot.it

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