Alcuni studi specialistici hanno descritto come l’ansia e la depressione in gravidanza risultano uguali, se non in alcuni casi maggiori, che nel dopo-parto. Sono sintomi comuni, condivisi da un gran numero di donne, e la loro intensità è molto alta, soprattutto nel caso di primipare.Questi studi sottolineano la necessità di diagnosticare precocemente i sintomi di disagio e di effettuare colloqui che permettano di individuare le donne che necessitano di sostegno. E’ necessario, ovviamente, che la necessità di sostegno sia sentita, compresa e che ci sia la capacità di farne richiesta.

Si deduce, quindi, quanto sia importante porre la giusta attenzione ai propri vissuti, e trovare il modo di condividere i propri stati d’animo piuttosto che isolarsi nel pudore delle proprie emozioni.

Come la donna vive la propria maternità dipende dai modelli di materno con cui è venuta in contatto.

In condizioni non patologiche, la gravidanza rappresenta un periodo in cui molti elementi di vulnerabilità si concentrano in un arco temporale limitato, in condizioni ancor più a rischio questo fenomeno fa crescere la probabilità di essere soggette a depressione o ansia.

La gravidanza è un periodo psicologicamente complesso per la donna: oltre alla trasformazione fisica, ciascuna di noi si trova ad affrontare un cambiamento negli equilibri che riguardano la propria coppia, la propria vita sociale, e anche una ridefinizione della propria personalità.

Vorremmo poter dire che informazione e partecipazione ai corsi pre-parto siano sufficienti a rendere un parto consapevole e attivo. Purtroppo non è sempre così, anche se informazione e partecipazione aiutano nel sostenere la consapevolezza della donna e nel renderla “preparata” ad affrontare gli stressor del momento.

dott.ssa Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta

foto: donna.libero.it/