Aiuto! È difficile!

L’allattamento dovrebbe essere la cosa più naturale di questo mondo ma i dubbi sono infiniti. Per fortuna il piccino si attacca bene ed è nato abbastanza robustello, ma i primi giorni a casa sono stati di panico totale. La suzione era così vigorosa da lasciarmi i capezzoli doloranti, ma purtroppo, della montata lattea neanche l’ombra.

Non mangia a sufficienza, me lo sento.
Come faccio? Non voglio cedere subito a doppie pesate, latte artificiale, voglio provare ad allattare, come è possibile che non riesco?

Chiamo un paio di amiche, che hanno passato l’esperienza dell’allattamento materno e mi incoraggiano a perseverare. Una in particolare mi dice che il suo bimbo aveva subito una perdita di peso ulteriore rispetto al calo fisiologico, ma grazie al sostegno della famiglia, alla serenità, pian piano ha iniziato a recuperare: la montata era arrivata parecchi giorni dopo ed il colostro insieme al latte di transizione erano stati sufficienti.

A me però sembra di essere circondata da sguardi indagatori… nonostante il supporto di mio marito e della mia famiglia mi sembra che ogni pianto del bambino sia per fame, ogni persona che viene a trovarmi, ogni sguardo ogni domanda, anche se innocente, sia accusatoria. Certo, sono io particolarmente fragile in questo momento, ma non riesco assolutamente ad essere serena.

Dopo tre giorni dall’arrivo a casa cedo, in lacrime mando mio marito in farmacia a recuperare una bilancia, un biberon, del latte: se proprio non riesco, gli darò quello. Eppure il bimbo continua ad attaccarsi… qualcosa troverà…

Peso il bimbo, ha perso peso dalle dimissioni, che faccio? Opto per il biberon, ma continuo ad offrirgli il seno! Solo con la suzione si stimola la produzione di latte.

Pian piano l’idea di avere cibo per lui, anche se artificiale, mi tranquillizza. Dopo pochi giorni andiamo al controllo in ospedale e finalmente sta riacquistando!! Vai, siamo sulla buona strada!

Mi fanno tornare una settimana dopo per verificare il peso nuovamente. Continua a prendere ma non a sufficienza, mi rifanno il lavaggio del cervello: doppia pesata, orari rigidi, integrazione con biberon.

Arrivo a casa e crollo.

Perché ci deve essere questa divergenza tra chi sostiene l’allattamento materno e chi no?

“Fai la doppia pesata!”, “no, non farla!”, “Dai il biberon”, “no, non dare assolutamente il biberon! Il bambino si confonde”, “Massimo dieci minuti a seno”, “ Tienilo quanto vuole, più sta attaccato più produci latte”, “non più di sette poppate al giorno, ben distanziate”, “fallo poppare tutte le volte che vuole, a richiesta”.

Sono confusa e arrabbiata, perché vengono dati messaggi così contrastanti?