Soffre di dislessia e disturbi ad essa collegati, detti DSA, Disturbi Specifici dell’Apprendimento (disortografia e disgrafia – difficoltà a scrivere, perché si invertono le lettere o si sbagliano le doppie – e discalculia – difficoltà con le tabelline) circa il 5% della popolazione scolastica in Italia, mediamente un bambino in ogni classe. I disturbi vengono in genere diagnosticati verso i 7 anni, dopo l’ingresso nella scuola primaria.

Tuttavia, riferisce Sergio Harari sul Corriere del 10 dicembre, è possibile rilevare i primi segnali di questi disturbi già a partire dal compimento del primo anno di età: quando per esempio un bambino a questa età non dice neanche una parola, o se successivamente mescola suoni e parole e non riesce a tenere in mano una matita o una penna.

Riferisce ancora Harari, che è medico, che “con una corretta riabilitazione e rieducazione del linguaggio, il ragazzo dislessico non guarisce ma impara così ad aggirare gli ostacoli“. Ma è fondamentale che la scuola e tutti gli insegnanti collaborino: devono infatti offrire, su richiesta del ministero della Pubblica Istruzione, “strategie dispensative e compensative“, quali più tempo per i compiti in classe, uso di pc e calcolatrici, valutazioni che tengano conto delle difficoltà incontrate.

L’intelligenza dei dislessici è nella norma, e la capacità di apprendimento può essere anche superiore alla norma in campi diversi dalla lettura, come in quello artistico.

Pare inoltre che i dislessici abbiano più difficoltà alle superiori, e meno alla scuola primaria di primo e secondo grado, ma anche all’università. Al Politecnico di Milano, per esempio, ai dislessici viene dato il doppio del tempo per gli esami, cosa che non avviene quasi mai per le verifiche delle superiori.

Ho trovato in rete un interessante blog di un’insegnante di scuola primaria che offre materiale utile, indicazioni e link sul tema dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento, per orientarsi meglio nel web. Esistono inoltre dei , contenenti esercizi per la dislessia.

Chi di voi a un figlio con problemi di dislessia? Quando è stata diagnosticata? Ci piacerebbe anche sapere se e in che modo la scuola è riuscita a venire incontro alle diverse necessità dei vostri bambini o ragazzi.

Chi è dislessico ha sicuramente una vita scolastica molto più facile oggi rispetto a 20 o 30 anni fa, ma ancora molto si può fare perché si possano riconoscere precocemente le difficoltà, intervenendo su di esse per tempo e rispettandole se non si riesce a risolverle del tutto.

Immagine: istitutocomprensivovillamar.it