L’influenza è la principale causa di assenza dal lavoro e da scuola ed è ancora oggi la terza causa di morte in Italia per patologia infettiva.

Con l’arrivo dei primi freddi e a causa dell’instabilità climatica di queste settimane è molto facile contrarre il virus dell’influenza.
Infatti, poiché i  sintomi dell’influenza sono simili a quelli di molte altre malattie, spesso questa malattia viene confusa con con altre patologie respiratorie di natura sia batterica che virale.

Che cos’è l’influenza?

L’influenza è una malattia provocata da virus (del genere Orthomixovirus) che infettano le vie aeree (naso, gola, polmoni).

È molto contagiosa, perché si trasmette facilmente attraverso goccioline di muco e di saliva, anche semplicemente parlando vicino a un’altra persona.

Sintomi dell’influenza

I sintomi che all’inizio la caratterizzano possono essere molto variabili, dal semplice raffreddore al mal di testa, dall’infiammazione della gola alla bronchite, ai dolori osteo-articolari.

Nei bambini si osservano più frequentemente vomito e diarrea, negli anziani debolezza e stato confusionale.

Le complicanze dell’influenza vanno dalle bronchiti, broncopolmoniti e polmoniti virali e batteriche, alla disidratazione, al peggioramento di malattie preesistenti (ad esempio malattie croniche dell’apparato cardiovascolare o respiratorio), alle sinusiti e alle otiti soprattutto nei bambini.

Terapia dell’influenza

L’influenza è una malattia di natura virale non esistono quindi farmaci specifici.

Possono essere di aiuto per contrastarne i sintomi: gli antipiretici che abbassano la febbre e gli antidolorifici che attenuano il dolore per il mal di testa e i dolori osteomuscolari.

Come ricordano le nonne è importante stare a riposo, evitare gli sbalzi di temperatura e l’esposizione alle basse temperature.

Il vaccino contro l’influenza

La vaccinazione antinfluenzale è sicura e efficace. 

Il periodo in cui vaccinarsi va da metà ottobre fino a fine dicembre.

La protezione indotta dal vaccino comincia 2 settimane dopo l’inoculazione e perdura per un periodo di 6-8 mesi, poi tende a declinare. Per tale motivo, e perché possono cambiare i ceppi in circolazione, è necessario sottoporsi a vaccinazione antinfluenzale all’inizio di ogni nuova stagione influenzale.

Un bambino in buone condizioni di salute è in grado di reagire autonomamente o con il semplice supporto di terapie sintomatiche nei confronti del virus influenzale. 

Tuttavia ci sono bambini per i quali la vaccinazione, non solo è utile come mezzo di prevenzione collettiva ma è necessaria ai fini di una protezione individuale, in quanto, in caso di malattie, potrebbero più facilmente andare incontro a complicanze e per questo gli viene offerta la vaccinazione gratuita contro l’influenza. Si tratta di specifici casi e di bambini affetti da:

  • malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma persistente, la displasia broncopolmonare e la fibrosi cistica)
  • malattie dell’apparato cardiocircolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite
  • diabete mellito ed altre malattie metaboliche (inclusa l’obesità con BMI >30)
  • insufficienza renale/surrenale cronica
  • malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
  • tumori
  • malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
  • malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali
  • patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
  • patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)
  • epatopatie croniche
  • bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale.

Alcuni consigli per proteggersi dall’influenza

Ci sono alcune semplici azioni che aiutano a prevenire la diffusione di malattie infettive in generale, e  in particolare per proteggersi dall’influenza:

  • Coprire naso e bocca con un fazzoletto (possibilmente di carta) quando si tossisce e starnutisce e gettare immediatamente il fazzoletto usato nella spazzatura o nella biancheria da lavare.
  • Lavare spesso le mani con acqua e sapone, e in particolare dopo avere tossito e starnutito, o dopo avere frequentato luoghi e mezzi di trasporto pubblici; se acqua e sapone non sono disponibili, possibile usare in alternativa soluzioni detergenti a base di alcol.
  • Evitare di toccare occhi, naso e bocca con le mani non lavate; i germi, e non soltanto quelli dell’influenza, si diffondono in questo modo.
  • Rimanere a casa se malati, evitando di intraprendere viaggi e di recarvi al lavoro o a scuola, in modo da limitare contatti possibilmente infettanti con altre persone, nonché ridurre il rischio di complicazioni e infezioni concomitanti (superinfezioni) da parte di altri batteri o virus.
  • Utilizzare rimedi omeopatici.