Quando è ancora relativamente piccolo, prima della 32° settimana, il bambino ha spazio sufficiente per cambiare posizione di frequente. Passata questa fase, nella maggior parte dei casi, il feto assume la posizione preferita e diventa quindi importante conoscere quale sia, perché la presentazione del feto condiziona il parto.

Il medico può accertare la posizione del bambino palpando l’addome della futura mamma con pressioni delicate. .

Vediamo insieme quali sono gli esercizi da fare per aiutare il bambino podalico a girarsi.

Esercizi di ginnastica

Stendetevi supine, con le ginocchia flesse al petto, i glutei sostenuti da quattro grossi cuscini morbidi, così che la pelvi sia sollevata rispetto allo stomaco. In alternativa, inginocchiatevi a terra con i glutei sollevati il più possibile e la testa appoggiata sulle braccia conserte. Mantenete la posizione per almeno 10 minuti, per due volte al giorno. La posizione della pelvi sollevata rispetto allo stomaco fa girare la testa del bambino.

Esercizi di visualizzazione

A stomaco vuoto, concentratevi sul rilassamento dell’addome, visualizzate il bambino che si gira. Ripetete l’esercizio per 10 minuti, due volte al giorno. La tecnica, ideata dalla dottoressa Julier DeSa Souza, si è dimostrata efficace nell’89% dei casi di presentazione podalica, solitamente dopo due o tre settimane di pratica.

Versione dall’esterno

Se la posizione del bambino podalico con cambia entro la 37° settimana, alcuni ginecologi preferiscono intervenire dall’esterno, manipolando l’addome della madre in modo da incoraggiare il bambino a girarsi. La procedura non è priva di rischi e dovrete discuterne con il ginecologo prima di effettuarla. La versione si effettua solitamente fra la 37° e la 38° settimana, quando vi è ancora liquido amniotico sufficiente a consentire un minimo di movimento. La percentuale di successo dell’intervento varia dal 50 al 70%

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