Halloween, un tempo All Hallows Eve, che significa Vigilia di Tutti i Santi, era in origine una festa popolare di epoca pre-cristiana, diffusasi in Europa con i Celti. Era la festa che segnava il passaggio dalla stagione calda a quella fredda, il periodo in cui era necessario ricoverare il bestiame in luoghi chiusi, ed era anche un momento fuori dal tempo, nel quale i vivi potevano accedere al mondo dei morti. Negli Stati Uniti e in Canada la festa si è imposta nel corso del diciannovesimo e ventesimo secolo, diventando però un appuntamento imperdibile per i bambini solo dopo il secondo conflitto mondiale. E, dagli Stati Uniti, la festa è rientrata in Europa nel corso degli ultimi venti anni, portando con sè tutti i suoi costumi e gadgets spaventosi.

Ecco perché la festa di Halloween è un’ottima occasione per insegnare ai bambini tutta una serie di parole ed espressioni in inglese, a cominciare dalla tipica richiesta che si ripete bussando alle porte, Dolcetto o scherzetto, Trick or treat, in inglese. Interessante è anche la storia di Jack o’ Lantern, il nome che prende la zucca lavorata a mano, privata della polpa, cesellata fino a prendere la forma di un volto e illuminata da una candela all’interno. Si tratta della leggenda di Jack, un fattore condannato dopo la morte a vagare senza tregua sulla terra, alla luce di una lanterna ricavata da una zucca.

Il sito supersimplesongs.com dedica a Halloween un’intera sezione, con canzoni, giochi, idee per feste, schemi di lezione per insegnanti, cards illustrate per imparare o rivedere il lessico, worksheets per giocare  oppure da colorare.

Il materiale a disposizione è in parte scaricabile gratuitamente, in parte in vendita. Utilissimi sono i video con le canzoni, di cui vengono forniti i testi: oltre ad essere molto divertenti da guardare, sia per gli adulti che per i bambini, sono indispensabili per gli insegnanti che vogliono utilizzare l’approccio definito TPR, total physical response, mimando con i movimenti del corpo quello che si dice cantando, e quindi creando nella mente di chi parla o di chi ascolta un nesso inscindibile tra ciò che viene detto o sentito e il suo significato.

Halloween diventa così non solo un mezzo per imparare parole “spaventose”, come monster, ghost, witch, skeleton, ma anche per conoscere le parti del corpo, come nella canzone The skeleton dance, oppure per lavorare sulle emozioni e imparare i loro nomi in inglese.

Insegnando inglese nelle scuole dell’infanzia, ho trovato e continuo a trovare sul sito www.supersimplesongs.com un’enorme quantità di spunti e di materiale, di facile comprensione anche per i più piccoli, che mi mette di buon umore e semplifica il mio lavoro con i bambini. Per questo non mi stanco mai di consigliare il sito, con il suo ricco repertorio di canzoni e video, a chi mi chiede cosa utilizzare per facilitare i bambini nell’apprendimento dell’inglese.

Immagine: tempolibero.blogosfere.it