Le favole hanno il potere di esorcizzare le paure, e se è vero che a volte alcuni loro personaggi sono davvero spaventosi, a volte sembra che una storia “metta a posto le cose”. Vediamo insieme perché.Va innanzitutto distinto il libro dalla televisione: la difficoltà ad addormentarsi o ad avere un sonno sereno, nei bambini di oggi, sono spesso associate ad un’intensa sovrastimolazione durante il giorno.

Ambienti troppo rumorosi, luminosi, ritmi frenetici, e anche la visione attraverso uno schermo bidimensionale, mancano di quegli aspetti di relazione che invece fanno la differenza quando un adulto legge una storia.

La tv, insomma, anche quando trasmette i grandi classici, è sempre impersonale.
Quello che fa la differenza, in questo caso, non è tanto il contenuto, ma la relazione: Cenerentola ha un valore completamente diverso se raccontata dalla mamma o dalla tv.

Sappiamo bene che i bimbi che si addormentano con una fiaba hanno sonni più tranquilli: questo dipende dalla storia, ma anche dal nostro essere con loro.

Oltre a questo, le fiabe hanno un linguaggio molto vicino a quello dei bambini, hanno una struttura ancestralmente comprensibile, hanno chiavi di accesso al mondo delle emozioni.

I personaggi delle storie, inoltre, risolvono problemi, e mostrano ai più piccoli la strada per leggere gli stati d’animo e affrontare i momenti critici.
Insegnano l’autonomia, o mostrano come affrontare la gelosia tra fratelli, indicano che a ben cercarla c’è sempre una soluzione, e così via.

Le fiabe hanno anche altri vantaggi, che proveremo a comprendere insieme nei prossimi articoli.

Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta

foto: dito.areato.org/