Ci sono grassi e grassi. L’alimentazione in gravidanza va curata particolarmente perchè la donna deve nutrirsi correttamente per soddisfare il proprio bisogno energetico e permettere lo sviluppo corretto del feto ma parallelamente questo non significa mangiare per due.

Quindi si mangiare ma non abbuffarsi. La futura mamma deve controllare la propria dieta e non prendere troppo peso. Eliminare tutti quei cibi che contengono molti grassi che magari soddisfano la gola ma contribuiscono solo ad accumulare calorie, come i salumi e i dolciumi.

Mentre è opportuno inserire nella propria alimentazione cibi ricchi di Omega 6. I cosiddetti grassi buoni. Ne sono particolarmente ricchi le noci, l’avocado, gli oli vegetali (in primis l’olio d’oliva), i cereali e il pane integrale.

Tanto più che uno studio della Harvard School of Public Health, pubblicato sulla rivista scientifica American Journal of Epidemiology ha stabilito una correlazione dell’assunzione di questi grassi con l’autismo.

Dallo studio emerge infatti che se una donna durante la gravidanza assume cibi ricchi di Omega 6 riduce di un terzo il rischio che il proprio bambino sviluppi l’autismo.

I ricercatori hanno esaminato le abitudini alimentari di madri con figli affetti da autismo e altre con figli sani. “Lo studio mostra una associazione, ma non un rapporto di causa-effetto” specificano i ricercatori che hanno condotto lo studio.

Quindi la ricerca è tutt’altro che conclusa.