Può capitare che proprio in ferie esplodano conflitti e nervosismo che rendano la vacanza difficile da gestire, e soprattutto poco piacevole. Questo accade sia alle giovani coppie che alle famiglie con bambini: invece di godersi il tempo libero, si accendono i contrasti.Perché accade? Ognuno ha una propria idea di riposo, che può essere dormire, fare sport, leggere, dedicarsi ai propri hobbies. Questo progetto non sempre coincide con il modo che gli altri hanno di intendere la vacanza, e per questo diventa causa di incomprensioni e liti.

A volte è difficile conciliare le proprie esigenze con quelle degli altri membri della famiglia: che sia il partner, o altri parenti con cui si condivide l’abitazione estiva, accade che nasca il disaccordo.

Ciascuno sente il bisogno di recuperare nel periodo di ferie tutto quello che nella quotidianità non riesce a permettersi, ed il modo di farlo può essere estremamente variabile, ma solo la flessibilità può permettere a ciascuno di avere il suo momento di relax.

Le energie necessarie a fronteggiare questo “stress” a volte sono notevoli, ma sono anche necessarie dal momento che lasciarsi andare ai contrasti, specie in vacanza, non è mai troppo produttivo. “Fare a turno”, al contrario, permette che ognuno abbia il suo divertimento, e che non ci si senta costretti a fare le cose per forza.

In questi casi è opportuno, dunque, fare appello a tutta la capacità di utilizzare le proprie risorse per cercare il compromesso e trovare soluzioni che vadano incontro al nostro interesse quanto a quello degli altri. La negoziazione delle esigenze è fondamentale per non rovinarsi la vacanza.

La cosa migliore sarebbe partire dal fatto che ciascuno ha la propria idea di ferie, ed esplicitarla potrebbe essere molto utile. D’altro canto, fare le cose senza il piacere di farle provoca un malumore che non agevola né il relax né le relazioni intra-familiari.

Le vacanze sono l’opportunità di riprendersi dalle fatiche invernali, ed è bene non sprecarle in inutili litigi o con il sacrificio dei propri bisogni, pena il rischio di tornare a casa più stanchi di prima.

Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta

foto: caglialert.blogspot.com