Nel precedente articolo abbiamo parlato del corpo in cui “abita” l’anoressia. Nonostante ci siano dei segnali molto evidenti, la malattia ha poco a che vedere col corpo. Vediamo perché.

L’affermazione in testa all’articolo è ovviamente provocatoria, perché i sintomi dell’anoressia sono visibili proprio in un corpo che si manifesta chiaramente agli occhi di tutti.

Eppure, sembra che i sintomi non siano che un modo di spostare l’attenzione, il dolore -se vogliamo- da “altro” alla concretezza corporea. Il corpo delle persone anoressiche è  un corpo invisibile, superfluo, di cui si tenta di fare a meno.

Il corpo come ultima spiaggia, luogo di espressione di una intensa richiesta di aiuto.

Separazione tra due anime in eterna lotta, altalena tra desiderio e paura, incapacità di gestire delle emozioni troppo intense: questo è il campo di battaglia di questo disturbo.

Ecco, allora, che altri sintomi compaiono, appartenenti alla sfera delle relazioni, al “vivere insieme”.

Sintomi interpersonali:

Le persone con anoressia tendono spesso ritirarsi socialmente e sessualmente.
Il ritiro sociale è spesso legato a voler evitare situazioni pubbliche in cui si deve mangiare, ma può anche essere correlato a umore depresso, sentimenti di vergogna, o alimentazione rigida o al volere eseguire una routine di esercizi quotidiani applicata rigidamente.

Ad esempio, se la persona fa 2-3 ore di esercizio fisico al giorno può anche evitare di andare in vacanza se questo on gli consente di fare il loro rituale movimento ginnico.

Il conflitto può verificarsi sia in famiglia che nelle relazioni sentimentali a causa dei sintomi di cui sopra.

Sintomi comportamentali:

– La maggior parte delle persone con anoressia ad un certo punto incorre in episodi di binge eating o abbuffate.
Le abbuffate possono essere “abbuffate soggettive” (in cui la persona si sente fuori controllo, ma non mangia una quantità eccessiva, come ad esempio mangiando due fette di pizza), o “abbuffate oggettive” (in cui si mangia realmente grandi quantità di roba).
Esiste un rituale nel mangiare, come mangiare sempre nello stesso posto con gli stessi utensili.
– Le persone anoressiche evitano i pranzi “sociali” ovvero in compagnia.
– Indossano abiti larghi.
Mentono sul cibo (ad esempio, dicono di aver mangiato a pranzo quando non l’hanno fatto, ed è incluso il mentire a terapeuti o parenti).
–  Si pesano troppo frequentemente, o evitano di farlo.
– Utilizzano dei rituali di controllo come il controllare il diametro delle loro cosce o il toccare la sporgenza delle loro costole.
Passano troppo tempo a studiare o a lavorare a causa di una difficoltà di concentrazione che riduce la loeo efficienza.
Evitano alcune categorie di cibi da loro ritenuti “proibiti”

Parleremo di altri sintomi nei prossimi articoli

Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta

foto: savonanews.it