La scelta di diventare genitori, e di poterne sentire il desiderio, è un punto nodale nella crescita di ogni individuo.
Nella mia esperienza, ho sempre incontrato molte donne. La loro posizione nei confronti della maternità è ogni volta differente, da una donna all’altra.

E’ sempre corretto non giudicare mai le idee che ciascuno ha, soprattuto riguardo a temi molto importanti come la scelta di diventare madre.
La tematica è infatti molto complessa.

Innanzitutto perché il desiderio di un figlio non è mai un desiderio esclusivamente personale, ma si incontra con quello di un partner che può essere d’accordo o meno con noi.
Come precedentemente discusso, la genitorialità nasce da uno sfondo di coppia.

Tanto migliori saranno i presupposti tra cui questo desiderio si fa strada, sul piano della buona comunicazione, della fiducia reciproca, e della “cooperazione“, tanto migliore sarà il “punto di partenza” per una coppia di futuri genitori.

Da un altro punto di vista, il desiderio di un figlio si inserisce su un progetto di vita più ampio, che integra aspetti diversi, tra cui quello della realizzazione professionale e personale, oggi non sempre raggiungibile in tempi brevi.

Infine, la propria posizione verso la genitorialità riguarda la propria storia relazionale, le esperienze vissute “sulla pelle”, consapevoli o no, rispetto alla generatività, alla possibilità di diventare persone che si prendono cura, al coraggio di passare dall’io al noi senza perdere la propria individualità.

Per tutti questi motivi, ciascuno di noi, uomo o donna, arriva al tema della nascita di un figlio in modo diverso.

Il ciclo di vita di una coppia arriva ad un punto in cui, in modo del tutto naturale, è necessario un cambiamento.
Il cambiamento, inteso come crescita, è insito nella vita stessa, ed è quella legge naturale a cui nessuno può sottrarsi. Per quanto possa sembrare il contrario, nessuno può impedirsi di crescere.

Sia dal punto di vista personale , che di coppia, che familiare, il cambiamento scandisce il ritmo della vita, attraverso fasi che vanno dalla nascita fino alla morte.
Il modo in cui ciascuno di noi lo accoglie e lo elabora, invece, è del tutto personale.

Nella vita di una coppia, dunque, la scelta genitoriale è uno step sul cammino della crescita, che prima o poi, anche nella scelta di non avere figli, va affrontato come tema che riguarda entrambi, ed il proprio modo di stare insieme come adulti che hanno scelto di diventare compagni di vita.

dott.ssa Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta

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