Durante la gravidanza, sia in caso di parto naturale che di cesareo, è molto importante l’aspettativa della donna sulle condizioni in cui si verificherà il suo parto. Il senso di efficacia e di partecipazione è ugualmente rilevante, anche quando necessità indipendenti dalla volontà della donna portano alla decisione del taglio cesareo.

La preparazione al parto, ovvero il corsi di accompagnamento alla nascita, non sono corsi destinati solamente alle donne che partoriranno con parto naturale: il motivo è proprio nel fatto che le dinamiche emotive che ruotano intorno a questo periodo importante della propria vita non si concentrano tutte intorno ad un’unica modalità di mettere al mondo un figlio.

Il mondo della nascita è ampio e variegato, e certamente non si concentra solo sul momento che riguarda “l’uscita” del bambino dal proprio grembo.

I corsi di accompagnamento alla nascita, lo ripetiamo, dovrebbero avere una durata che va dal secondo semestre di gravidanza fino al sesto mese dopo il parto. Questo è il periodo di trasformazione più intensa ed importante, ma anche più rapida, in termini di personalità e di condizioni di vita.

Un percorso destinato alle donne, protagoniste di questo cambiamento, è estremamente importante, ma ha una maggiore efficacia se è possibile condurlo anche (o almeno parzialmente) in presenza del partner: questo perché le trasformazioni nelle relazioni di coppia non sono meno importanti e significative.

Nei corsi di accompagnamento alla nascita solo una parte è destinata alla preparazione “fisica”: molta parte dovrebbe concentrarsi su un sostegno psicologico al cambiamento, all’espressione dei vissuti della donna.

Anche nel caso di parto cesareo questa preparazione ha un senso legato al “partorire” in sé, e si connota di tematiche specifiche come quelle legate alla capacità di affidarsi a qualcuno in grado di gestire l’emergenza, l’intervento chirurgico, la situazione in cui il parto non può essere un parto naturale.

Molte donne vivono con difficoltà il post parto, e molte ancor di più se hanno partorito con parto cesareo.
Un percorso di sostegno al post-partum è molto utile in tutti i casi, ma ancora di più lo è quando alcune tematiche lasciano il vissuto di “percorsi interrotti”, questioni ancora aperte che hanno bisogno di essere assimiliate ed elaborate per andare avanti nel migliore dei modi.

dott.ssa Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta

foto: ilfarodelsud.net