Si parla ancora molto di vaccino contro l’influenza A (“Ai bambini doppia dose”, si legge sul Corriere della Sera di ieri, martedì 10 novembre), ma risulta che almeno il 60% degli operatori sanitari in Italia non intenda vaccinarsi. Le maggiori perplessità riguardo al vaccino derivano dalla presenza – nell’unico farmaco oggi disponibile in Italia, il Focetria della Novartis – di additivi e adiuvanti: nello specifico, il vaccino presente in Italia contiene lo squalene (MF59), che si sospetta essere legato alla comparsa di malattie autoimmuni come la sindrome di Guillain-Barré, e il tiomersale, che è stato messo in relazione con forme di intossicazione da mercurio e con l’autismo.

Secondo l’Haute Conseil de la santé publique in Francia a donne in gravidanza e bambini dovrebbero essere somministrate dosi di vaccino non adiuvato, che al momento in Italia non sono disponibili: ecco perché, secondo me, è meglio evitare il vaccino per i vostri figli o per voi stesse, se siete in gravidanza.

Cosa fare, piuttosto, per evitare il contagio? La campagna informativa che ha come testimonial Topo Gigio dà consigli banali ed efficaci, ma spesso ignorati:

  1. lavare le mani spesso, con acqua calda e sapone, o detergenti a base di alcol senza acqua, strofinandole per 15-20 secondi;
  2. quando si starnutisce o si tossisce, coprire bocca e naso con un fazzoletto di carta che andrà subito buttato via, oppure tossire sulla manica della maglia;
  3. aerare frequentemente gli ambienti
  4. evitare di toccarsi occhi, naso e bocca se le mani non sono pulite;
  5. rimanere a casa se non ci si sente bene.

Vediamo infine come comportarsi se ad ammalarsi sono i nostri figli:

  1. i bambini devono stare a casa per 7 giorni dall’inizio dei sintomi o per 24 ore dalla loro scomparsa;
  2. devono bere in abbondanza, acqua, brodo, succhi, spremute e frullati;
  3. se sono allattati al seno, è opportuno aumentare la frequenza delle poppate: l’allattamento materno garantisce una corretta idratazione e un’adeguata fonte di nutrimento, e trasmette gli anticorpi necessari per combattere i virus;
  4. per evitare di essere contagiati dai vostri figli lavate piatti e stoviglie in lavastoviglie, o comunque con acqua molto calda, e seguite tutte le norme igieniche che vi abbiamo indicato sopra;
  5. non fatevi prendere dal panico ed evitate di affollare sale di attesa di studi medici o pronto soccorso: l’influenza A si cura, come qualunque altro tipo di influenza.

Qualcuno sa di avere già contratto il virus? Ci volete raccontare come è andata? Si parla tanto dei decessi, che sono in aumento, e questo spaventa tutti. E non si parla invece di tutte quelle persone che si ammalano, si curano e guariscono, che sono, naturalmente, la stragrande maggioranza.

Immagini: perlacitta.it

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