E’ in arrivo il vaccino contro l’influenza A (virus H1N1) e, come riporta La Repubblica del 15 settembre 2009, “I primi a beneficiarne saranno le donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza, i bambini e i ragazzi dai sei mesi ai 17 anni“, oltre una serie di categorie considerate a rischio: adulti affetti da patologie croniche debilitanti (per un elenco dettagliato consultate il sito del Ministero della Salute), medici e personale sanitario di assistenza, familiari e contatti di soggetti ad alto rischio, soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo.

Perché le donne in gravidanza (attenzione, non nel primo trimestre!) e i bambini e i ragazzi – che sono le categorie che più da vicino ci riguardano – dovrebbero vaccinarsi?

Per quanto riguarda la categoria delle donne in gravidanza, la gestante che contrae il virus – essendo più vulnerabile – rischia un appesantimento cardiaco e respiratorio (mentre per il feto sembrano non esserci problemi). La gestante quindi si dovrebbe vaccinare, in quest’ottica, per proteggere se stessa.

Per quanto riguarda invece i bambini e i ragazzi, che non rientrano nelle categorie di persone debilitate o a rischio – fatta eccezione per i bambini sotto i 2 anni, che potrebbero avere complicanze a causa dell’influenza A – lo scopo del vaccino sarebbe quello di evitare che la pandemia si diffonda a macchia d’olio nelle scuole, e, dalle scuole, alle famiglie. I bambini e i ragazzi – si sa – vivendo a stretto contatto in nidi e scuole di ogni ordine e grado, rappresentano un canale prioritario per la diffusione delle malattie infettive (oltre che dei pidocchi e di altri deliziosi parassiti come gli ossiuri). Per questa ragione si è discussa l’opportunità di chiudere le scuole al manifestarsi dei primi casi della temuta influenza.

Tuttavia, il Consiglio superiore di sanità esprimerà domani un parere sulla somministrazione del vaccino a donne in gravidanza e sulle strategie da adottare in età pediatrica. Il vaccino infatti non è stato testato sui bambini, né – immagino – sulle donne in gravidanza: per escludere danni al feto, in ogni caso, occorre aspettare che i bambini nascano, e quindi bisognerà attendere alcuni mesi.

Perché quindi dovremmo esporre noi stesse e i nostri figli a inutili rischi, trasformandoci in cavie? Il virus H1N1 si è dimostrato per ora meno aggressivo della solita influenza stagionale. Dovessimo anche contrarlo, ce la caveremmo molto probabilmente con un breve periodo di riposo, e con le nostre cure abituali in caso di influenza.

Il mio consiglio per donne in gravidanza e bambini è questo: attendete innanzitutto il parere del Consiglio superiore di sanità, e, se fosse favorevole, vaccinate voi stesse e i vostri figli solo dopo avere consultato un vostro medico di fiducia. Forse i possibili rischi superano il beneficio che viene dal fatto di non ammalarsi e di non diffondere il virus. Allora, tanto vale stare una o due settimane a letto con l’influenza, sebbene il  virus A H1N1 faccia più paura di tutti quelli che ci hanno minacciato in passato, e sebbene l’idea di essere messi in isolamento e di essere considerati possibili “untori” non piaccia a nessuno.

Voi cosa pensate di fare? Farete vaccinare i vostri figli, vi fareste vaccinare in gravidanza? Aspetto i vostri commenti. E non dimenticate di rispondere al nostro Sondaggio a tema!

Immagine: www.blogosfere.it

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