L’assunzione di Fluoro per bocca fa bene o male ai bambini? Questa è la domanda che molti genitori si fanno e che è spesso fonte di ansie  in quanto i pareri sulla fluoroprofilassi sono davvero contrastanti. 

In merito a questa spinosa questione ecco l’opinione di Donatella Guarduccinaturopata e responsabile del nido famiglia e associazione culturale Linguadoca:

“L’argomento della Fluoroprofilassi è spinoso e controverso; le posizioni degli esperti spesso sono discordanti e nonostante gli ampi dibattiti  degli ultimi anni nessuno al momento è in grado di dare risposte definitive e assolute. In verità, non esistono studi scientifici ben condotti sugli integratori di fluoro e quelli che esistono, ad una attenta lettura, dimostrano che l’effetto del fluoro sulla prevenzione delle carie è molto scarso o addirittura nullo. Decisamente più numerosi sono invece gli studi sugli effetti negativi del fluoro sulla salute.

Per Fluoroprofilassi si intende  la somministrazione di Fluoro nella prevenzione della carie; tale azione preventiva si svolge grazie alla solubilità dei cristalli dello smalto dentario, che sostituendo gli ioni idrogeno con gli ioni fluoro formano una sostanza molto più solida e resistente, e all’inibizione della glicolisi batterica, che aumenta la resistenza dello smalto agli attacchi della placca batterica.

La massima attività protettiva del Fluoro somministrato in compresse o in gocce viene svolta quando lo si assume durante il periodo di formazione dello smalto, cioè quando inizia a formarsi la struttura del dente prima della sua eruzione, anche se bisogna tenere presente che, se pur a dosaggi sicuri per la madre, il fluoro potrebbe essere tossico per il feto. Mentre successivamente è efficace solo se applicato localmente, attraverso l’uso di dentifrici e colluttori specifici, dove si lega allo smalto dei denti e li protegge dalla carie.

Il fluoro è un oligoelemento molto importante per la buona salute di ossa e denti dove gioca un ruolo importante nello sviluppo e nella protezione della struttura: gli effetti da carenza potrebbero comparire per dosi inferiori ai 0,5-0,7 mg/die; il fabbisogno quotidiano di fluoro non deve però superare gli 0,03-0,07 mg. per Kg. di peso al giorno per non provocare Fluorosi.

E’ vero che una carenza di Fluoro nella prima infanzia aumenta il rischio di carie, ma considerata la sua presenza in molti alimenti, la quantità giornaliera necessaria viene facilmente coperta da una dieta adeguatamente variata (es. pesce azzurro, frutti di mare, the, patate, spinaci, cereali) e dall’acqua che si beve regolarmente, rendendo l’integrazione di fluoro non solo inutile, ma addirittura dannosa. Infatti bisogna tenere presente che purtroppo se ne assume anche in modo accidentale attraverso additivi alimentari, pesticidi e insetticidi; tutto  si deposita nell’organismo, in particolare nello scheletro e nei denti, e un eccessiva assunzione potrebbe causare un problema di Fluorosi.

L’eccesso di Fluoro nell’infanzia porta a un’anomalia del contenuto dei sali minerali nei denti. E’ spesso dovuta a un’ingestione cumulativa di fluoro durante la formazione dello smalto che provoca macchie e/o striature biancastre sui denti e aumenta la porosità dello smalto. La fluorosi è caratterizzata da una decolorazione intrinseca dello smalto dei denti: i denti appaiono screziati, macchiati, puntinati, decolorati e a volte anche bucherellati. Lo smalto saturato di fluoro è più vulnerabile all’attrito e all’erosione. I danni aumentano nel tempo.

La maggior parte delle Fluorosi, spesso in bambini fino a 8 anni, è di lieve entità, ma comunque una condizione irreversibile; è soprattutto un danno estetico che andrà in futuro corretto, per riportare i denti al loro originale colore. Inoltre la tossicità del Fluoro in eccesso pare non aiuti le cellule dentali nel loro naturale accrescimento.

I danni da fluoro non si manifestano solo a carico dei denti, ma anche delle ossa. Una cronica assunzione di composti fluorurati rende quindi le ossa meno flessibili, perciò più soggette a fratture. Il danno da eccesso di fluoro è cumulativo. Ciò significa che il minerale tende a rimanere nelle ossa, raggiungendo concentrazioni elevate nel tempo. Le ossa diverranno pertanto più dense e meno elastiche; e và tenuto presente che una struttura rigida si rompe più facilmente di una elastica.

Per questo bisogna prestare attenzione ai bambini piccoli che si lavano i denti con dentifrici fluorati, che involontariamente tendono a ingerire il prodotto. L’assunzione di Fluoro, se si hanno altre fonti aggiuntive, rischia di andare fuori controllo.

Nella prevenzione della carie rivestono maggiore importanza una corretta e scrupolosa igiene orale già dalla prima infanzia e un’alimentazione appropriata, se poi la zona in cui si vive ha un’acqua con percentuali di Fluoro tra i 0,70mg/l e 1mg/l la Fluoroprofilassi può ritenersi assolutamente non necessaria.

Soprattutto nei piccoli, i rischi dell’assunzione di fluoro superano di gran lunga i benefici. I bambini oggi ne assumono troppo: dalle compresse per la profilassi dentale, dai dentifrici spesso ingoiati per il sapore assai gradevole, dai pesticidi nel cibo, dall’inquinamento, da farmaci e da alcune acque minerali.

In Italia molti pediatri consigliano ancora la profilassi delle carie già dal 4° mese con 0,25 mg. di fluoro al giorno. E’ una pratica che sta diminuendo eppure per moltissimi anni alla maggior parte dei bambini italiani il fluoro è stato prescritto di routine, senza tener conto dei bisogni individuali e senza porsi criticamente il dubbio sulla sicurezza di questo trattamento.

Lo svezzamento precoce – prima del 6° mese – con cibi industriali molto dolci rende il bambino dipendente dagli zuccheri semplici e da tutti i cibi che li contengono (merendine, bibite gassate, biscotti) che l’industria alimentare gli offrirà nel corso della sua infanzia; sono i cibi raffinati, derivati da una alimentazione industrializzata, ad essere la vera causa dell’aumento delle carie nei paesi ricchi. I batteri che provocano le carie trovano infatti proprio nei residui dolci di cibi troppo raffinati l’ambiente adatto per crescere, svilupparsi e intaccare lo smalto dei denti.

E’ importante tenere presente che il modo di alimentarsi influenza grandemente la salute dei denti, più di tutte le pratiche igieniche dentali.

Per concludere possiamo quindi dire che:

  •  E’ meglio evitare di somministrare ai nostri figli i supplementi di fluoro consigliati per la profilassi della carie; potrebbero essere dannosi.
  •  Una buona alimentazione della mamma prima, durante e dopo la gravidanza con i cibi sani, quelli più vicini a come la Natura li offre, non manipolati dall’industria alimentare, può assicurare una dentatura al bambino robusta e poco attaccabile dalla carie.
  •  L’eliminazione degli zuccheri raffinati e la diminuzione dell’assunzione di farine bianche nelle nostre abitudini alimentari assicura denti meno soggetti agli attacchi della carie.
  •  Una buona alimentazione anche per gli adulti, la vita all’aperto, la luce del sole (di notevole utilità per assumere l’importante vitamina D), l’attività fisica, il giusto riposo e la serenità mentale sono tutti fattori che concorrono al benessere del corpo e quindi anche dei denti.
  •  Una corretta, ma non ossessiva igiene dentale fa il resto per assicurare una dentizione sana e robusta.