Ciascuno dei “partecipanti” ad una relazione è portatore della propria specificità e di uno stile individuale. Ciò significa che ciascuno contribuisce a formare qualcosa di unico: qualcosa che esiste nell’incontro tra due persone, che appartiene sia all’uno che all’altro non come somma delle due individualità, ma come qualcosa di completamente nuovo ed originale. Una famiglia è “più della somma di tutti i suoi componenti”.

Sia in un rapporto di coppia che in un rapporto genitoriale avviene la stessa cosa. Ciascuno di noi diventa ciò che è a partire dalla sua storia personale, ovvero il contesto di vita in cui ha appreso a relazionarsi con uno stile che gli è proprio.

Tutti abbiamo una modalità di costruire i nostri comportamenti e di rispondere a quelli altrui, in un determinato Ambiente. Consapevolmente o meno, questo stile è influenzato da idee sul “come mi vedo”, come vedo gli altri”, “come vedo che gli altri mi vedono”.
Ovviamente, il principale contesto in cui si strutturano queste convinzioni su se stessi è la famiglia, luogo delle relazioni primarie: da essa si impara come stare con gli altri, che può essere da ciascuno reiterato nel tempo, o avversato, alla ricerca di uno stile completamente diverso.
Nel tempo, ognuno di noi acquisisce consapevolezza del suo essere nel mondo in relazione a sé e agli altri, e diventa portatore di una propria specificità. Per creare un rapporto inter-soggettivo, è importante crescere nella capacità di accogliere l’altro riuscendo ad essere al contempo pienamente se stessi.
Tutto questo è alla base dell’intimità, che abbiamo analizzato come situazione critica nel contesto odierno, proprio per la difficoltà di comunicare i propri bisogni, la propria intenzionalità, tenendo conto allo stesso tempo di quella altrui.
Questa “comprensione”, che non è soltanto razionale, ma anche corporea ed emotiva, è il presupposto fondamentale che regola i vissuti di coppia e agevola il superamento (che NON significa evitamento) delle situazioni conflittuali. L’intimità relazionale, così intesa, è il presupposto perché una coppia raggiunga la sicurezza necessaria alla crescita del rapporto e della sua vitalità (compresa la generatività).
Lo stile relazionale di coppia, inoltre, dà il via allo stile di tutta la famiglia: l’Ambiente in cui un individuo cresce sarà determinante per l’esistenza che condurrà e per ciò che ciascuno riporterà nel suo rapporto di coppia.
Essere consapevoli dei propri stili relazionali diventa allora un presupposto fondamentale per la salute dei rapporti quotidiani: viviamo costantemente immersi in una vita di relazione, e sapere “come” facciamo le cose, diventa più importante del “perché”.
Questo diventa il presupposto per riconoscere che ogni passo, anche quello che ci sembra “sbagliato” è un passo verso l’altro, e verso un’intenzionalità di entrare in relazione nel tentativo di raggiungersi.


dott.ssa Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta

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