Abbiamo scelto per voi alcune poesie d’amore, parole intense che parlano al cuore.

Versi da dedicare a chi si ama o da leggere per far riaffiorare la dolcezza di un sentimento mai sopito.

San Valentino può essere l’occasione per riscoprire un autore a voi caro o per conoscerne uno nuovo.

Le più belle poesie d’amore

Paolo e Francesca – Dante Alighieri (1265 – 1321)

Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.

Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.

Amor condusse noi ad una morte:
Caina attende chi a vita ci spense».
Queste parole da lor ci fuor porte.

Sei tu – Paulo Coelho (1947)

Mi spingi oltre i miei limiti 
e sento di vivere appieno la mia stessa vita, 
in te ho incontrato me stesso 
e ho guardato oltre, 
oltre ogni inimmaginabile limite. 
Ho guardato nel profondo dei tuoi occhi 
cercando di comprenderti 
ma, ho visto tutto quello che di me 
mai avrei voluto vedere. 
Ho visto la mia fragilità e la mia insicurezza 
i miei sensi di colpa e i miei complessi 
le mie paure e la mia insofferenza 
ho visto le mie tenebre e i miei demoni 
allora, ho guardato ancora oltre 
e nel profondo del mio cuore, un mare in tempesta, 
un oceano immenso dove tuffarsi e perdersi 
e lì nel profondo della mia anima ho compreso! 
Ho provato piacere e orgoglio 
nel capire quello che oggi provo 
nel sapere chi oggi sono veramente 
adesso so che amo le cose belle 
so che amo tutto quello che la vita mi offre 
e una di quelle sei tu.

Che sia l’amore  – Emily Dickinson (1830 – 1886)

Che sia l’amore tutto ciò che esiste 
È ciò che noi sappiamo dell’amore; 
E può bastare che il suo peso sia 
Uguale al solco che lascia nel cuore.

Come un corso d’acqua – Kahlil Gibran (1883 – 1931)

L’amore, come un corso d’acqua, deve essere in continuo movimento,

ed è proprio quello che tu fai con me.

Ma che cosa accade alla maggioranza delle coppie?

Credono che le acque del fiume scorrano per sempre,

e non se ne preoccupano più.

Poi arriva l’inverno, e le acque gelano.

Solo allora comprendono che niente,

in questa vita, è assolutamente garantito.

Il più bello dei mari – Nazim Hikmet (1902 – 1963)

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.

Io vorrei stare sopra le tue labbra – Federico Garcia Lorca (1898 – 1936)

Io vorrei stare sopra le tue labbra
per spegnermi alla neve dei tuoi denti.
Io vorrei stare dentro il tuo petto
per sciogliermi al tuo sangue.
Fra i tuoi capelli d’oro
vorrei eternamente sognare.
E che diventasse il tuo cuore
la tomba al mio che duole.
Che la tua carne fosse la mia carne,
che la mia fronte fosse la tua fronte.
Tutta l’anima mia vorrei che entrasse
nel tuo piccolo corpo.
Essere io il tuo pensiero, io
il tuo vestito bianco,
perche’ tu t’innamori
di me d’una passione cosi’ forte
che ti consumi cercandomi
senza trovarmi mai.
E perche’ tu il mio nome
vada gridando ai tramonti,
chiedendo di me all’acqua,
bevendo, triste, tutte le amarezze
che sulla strada ho lasciato,
desiderandoti, il cuore.
E intanto io penetrero’ nel tuo
tenero corpo dolce
essendo io te stessa
e dimorando in te, donna, per sempre,
mentre tu ancora mi cerchi invano
da Oriente ad Occidente,
fin che alla fine saremo bruciati
dalla livida fiamma della morte.

Non voglio dimenticarti amore – Alda Merini (1931 – 2009)

Non voglio dimenticarti, amore,
nè accendere altre poesie:
ecco, lucciola arguta, dal risguardo dolce,
la poesia ti domanda
e bastava una inutile carezza
a capovolgere il mondo.
La strega segreta che ci ha guardato
ha carpito la nudità del terrore,
quella che prende tutti gli amanti
raccolti dentro un’ascia di ricordi.

Se saprai starmi vicino – Pablo Neruda (1904 – 1973)

Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere “noi” in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l’un l’altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l’ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia…

Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.

Svegliami ti prego – Giovanni Raboni (1932 – 2004)

Svegliami, ti prego, succede ancora
d’implorare in un sogno a questa tenera
età, aiutami, fa’ che non sia vera
l’oscena materia del buio. Sfiora
allora davvero una mano il mio
corpo assiderato e di colpo so
d’averti chiamata e che non saprò
più niente.

Tu anima mia – Saffo (630 – 570 a.C)

Rapita
nello specchio dei tuoi occhi
respiro 
il tuo respiro.
E vivo

Amore a prima vista – Wislawa Szymborska (1923 – 2012)

Sono entrambi convinti
che un sentimento improvviso li unì.
E’ bella una tale certezza
ma l’incertezza è più bella.
Non conoscendosi prima, credono
che non sia mai successo nulla fra loro.
Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da molto tempo potevano incrociarsi ?
Vorrei chiedere loro
se non ricordano
una volta un faccia a faccia
forse in una porta girevole ?
uno scusi nella ressa ?
un ha sbagliato numero nella cornetta ?
ma conosco la risposta.
non ricordano.
Li stupirebbe molto sapere
che già da parecchio
il caso stava giocando con loro.
Non ancora del tutto pronto
a mutarsi per loro in destino,
li avvicinava e allontanava,
tagliava loro la strada
e soffocando un risolino
si scansava con un salto.
Vi furono segni, segnali,
che importa se indecifrabili.
Forse tre anni fa
o il martedì scorso
una fogliolina volò via
da una spalla a un’altra ?
Qualcosa fu perduto e qualcosa fu raccolto.
Chissà, forse già la palla
tra i cespugli dell’infanzia ?
Vi furono maniglie e campanelli
su cui anzitempo
un tocco si posava su un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli.
Una notte, forse, lo stesso sogno,
Subito confuso al risveglio.
Ogni inizio infatti
è solo un seguito
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.