Spesso mi sorprendo a pensare a come sarà mia figlia tra qualche anno, a quando sarà un’adolescente, e poi una donna…

Vorrei che fosse felice perché si vuole bene, perché è amata così come è.
Vorrei che, pur riconoscendo i suoi “difetti” – fisici e non – li amasse come una parte di sé o magari perché in essi riconosce un’eredità di noi genitori.
Vorrei che si sentisse unica, che non avesse voglia di somigliare a nessuno che non sia se stessa.
Vorrei che fosse altruista e coraggiosa, che avesse la forza di sostenere le sue idee nel rispetto di quelle degli altri.
Vorrei che per lei il mondo fosse un bel luogo in cui vivere.

Ecco… forse per questo non posso fare moltissimo, ma riguardo a tutto il resto, come mamma penso di avere una grossa responsabilità: quanto di buono c’è in me, lo devo in buona parte a mia madre, a quel suo modo di incoraggiarmi nella fatica, sostenermi nelle difficoltà, intuire i miei stati d’animo al primo sguardo. Quel suo “non ti preoccupare” detto tante volte, di fronte a problemi che mi sembravano irrisolvibili, ha sempre avuto il potere di ridimensionarli. Parlare con lei, è capire la decisione che dentro di me avevo già preso senza saperlo. Trovare la soluzione a tutto. Le sue parole e più di tutto il suo esempio la sua forza e la sua tenacia nell’affrontare le difficoltà sono stati per me un esempio valso più di 1000 parole.

Se riuscirò almeno in parte ad essere per mia figlia quello che mia madre è stato per me, potrò dirmi felice.

Proponiamo alle nostre figlie modelli di donne degne di essere imitate

Questo post aderisce all’iniziativa che Claudia de La casa nella prateria ha lanciato in questo post in cui, prendendo spunto dal bellissimo video della cover, ha parlato di bellezza, dei canoni irrealistici che ci bombardano ogni giorno minando la nostra autostima e dei danni che può subire una generazione esposta a tali stimoli fin dalla nascita.

È stato bello fermarmi a riflettere sulla necessità di proporre alle nostre figlie dei modelli veri, degli esempi di donne degne di essere imitate.

Se volete farlo anche voi, scrivete un commento a questo post e partecipate alla discussione sui social network con l’hashtag #talktoyourdaughter