Uno studio pubblicato dalla rivista Pediatrics e condotto dall’Università dell’Illinois, ha evidenziato una relazione tra l’obesità infantile e lo stress delle mamme. Lo studio è stato condotto su più di 800 bambini appartenenti a nuclei familiari economicamente disagiati, causa di forte stress all’interno della famiglia. I risultati dello studio sono decisamente allarmanti.

I bambini maggiormente a rischio sono quelli nella fascia di età compresa tra i 3 e i 10 anni: dal momento che non possono allontanarsi dall’ambiente domestico, per questi bambini, il cibo è l’unico mezzo per scaricare la tensione derivante dallo stress palpabile nell’ambiente familiare.

Snack e merendine, allora, diventano il rifugio dal loro malessere, l’unica via di fuga da un ambiente ostile o indifferente.

Il sovrappeso o l’obesità, in età infantile, sono particolarmente pericolosi, in quanto determinano un aumento del numero delle cellule adipose. Da adulti, pertanto, si avrà una maggiore predisposizione all’obesità ed una difficoltà a scendere di peso o a mantenerlo nei limiti, perché sarà possibile ridurre le dimensioni delle cellule, ma non sarà possibile eliminarle.