Nelle scorse settimane la scelta di Michelle Hunziker di tornare al lavoro a quattro giorni dal parto ci ha fatto discutere e confrontare. Perchè ci sono lavori e lavori e soprattutto perchè nessuna donna vuole che questo comportamento venga usato contro il diritto al congedo di maternità. Oggi vogliamo occuparci invece, di quelle donne che lavorano sino all’ultimo e per loro scelta. Infatti sempre più donne, scelgono di lavorare anche l’ottavo mese per poter rimanere un mese in più a casa con il proprio bambino/bambina dopo il parto.

In Italia infatti le lavoratrici dipendenti possono godere del congedo di maternità e decidere tramite l’istituto della flessibilità, introdotto dalla Circ. 109/2000 punto 4 di usufruire solo del mese che precede la data presunta del parto, anziché i 2 mesi precedenti e in questo modo estendere l’astensione dal lavoro a 4 mesi.

La facoltà di anticipare o estendere il congedo di maternità è però subordinata alla decisione del ginecologo e del medico dell’INPS che stabiliscono che le condizioni di lavoro e/o di salute della donna sono tali da non mettere a rischio la gravidanza o l’allattamento.

Infatti, quando questi presupposti non sussistono è possibile anticipare e/o posticipare il ritorno al lavoro, fino a 7 mesi prima/dopo il parto.

Perchè se anche le norme lo prevedono e la donna preferirebbe lavorare nel caso in cui la gravidanza presenti delle complicazioni si rimane a casa. Non si può mettere a rischio la propria vita e quella del proprio figlio.

Sul sito dell’Inps sono disponibili tutte le informazioni sulla normativa che riguarda il congedo di maternità, con particolari specifiche anche per le donne che svolgono lavori autonomi o temporanei.

Voi cosa pensate di scegliere o cosa avete scelto? Lavoro sino all’ottavo mese e poi 4 mesi a casa oppure? Raccontateci i vostri congedi di maternità.