Perché sia possibile “partorire bene“, ovvero con soddisfazione da parte della donna e con la minima necessità di intervento esterno, è necessaria un’adeguata preparazione psicologica al parto.
Ci sono dinamiche importanti che si attivano con la gravidanza, e che hanno necessità di essere rese consapevoli perché il processo sia ben vissuto, in pienezza ed autenticità.

“I corsi di preparazione al parto vengono attivati e promossi per consentire alla donna di non subire ma gestire la gravidanza, il parto, il puerperio e di superare la paura del dolore di parto e di fronteggiare l’ansia connessa. Essi si propongono altresì di favorire il parto naturale e di ridurre il ricorso al parto cesareo.” (A. Misuraca)

 

Alcuni dei passi che sono necessari per portare a termine questo processo consistono nel prendere consapevolezza delle emozioni legate alla gravidanza, al parto, e alla trasformazione legata al diventare genitore, in termini di responsabilità, competenze e ruoli.

 

Una gravidanza adeguatamente “sostenuta” (si intende con questo che ci sia un adeguato sostegno ambientale e/o da parte di figure professionali adeguate) consente alla futura mamma di gestire non solo le proprie dinamiche emotive, ma anche il rapporto di coppia (anch’esso in trasformazione), le relazioni, ed i cambiamenti con il contesto sociale e di famiglia allargata (il passaggio “da figlia a madre”).

 

Un altro aspetto è legato, invece, al tema del dolore e del travaglio. E’ frequente un’ansia anticipatoria, soprattutto nelle primipare, legata al dover affrontare questo momento, quasi sempre motivata da un’impreparazione a stare-con le sensazioni (soprattutto quelle spiacevoli) e sulla non conoscenza rispetto al valore fisiologico e adattivo del processo del parto.

 

Una donna in gravidanza non è ancora madre ma non è più quella che era prima di rimanere incinta: una fase molto delicata, se ci pensiamo bene, che richiede un lavoro intenso e “rivoluzionario”.

 

In questa profonda mutazione di equilibri, la gravidanza o l’inizio della maternità richiedono un adattamento notevole, perché un nuovo assetto possa essere presto ed efficacemente ritrovato, per la donna e per la nuova famiglia.

 

dott.ssa Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta

 

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