Il parto in posizione accovacciata è consigliabile da molti punti di vista, perchè in questa postura il bacino è ottimamente mobile e si può sfruttare al meglio la forza di gravità. La gravida si accovaccia durante la contrazione per poi risollevarsi durante la pausa in modo tale da non stancare eccessivamente gli arti inferiori. I suoi piedi sono poggiati sul pavimento o sul letto, sostenendosi al partner o a un appoggio per mantenere l’equilibrio.

ACCOVACCIATA CON SUPPORTO

Durante la contrazione la donna si appoggia con la schiena contro il partner, lui pone l’avambraccio al di sotto delle braccia e le tiene le mani sostenendo tutto il suo peso. La gestante si risolleva poi durante la pausa aiutata dal compagno.

In questa posizione, la gestante si sente contenuta e sostenuta sia fisicamente che psicologicamente dal proprio compagno. Lo stretto contatto fisico fra la donna e l’uomo durante il travaglio, promuove la secrezione di ossitocina e di endorfine. Ciò permette il mantenimento di contrazioni efficaci per la dilatazione della bocca uterina e, successivamente per la progressione del bambino attraverso il bacino materno.

Grazie all’aumento di secrezione di endorfine, la soglia del dolore si innalza e le contrazioni diventano più sopportabili. Inoltre, se questa posizione viene utilizzata durante l’espulsione del bambino, il papà può più facilmente, vedere e partecipare alla nascita del proprio bambino, quasi in contemporanea con ciò che vive la mamma.

ACCOVACCIATA IN SOSPENSIONE

Il partner si siede su una sedia o su un letto. La gravida si pone fra le gambe aperte del compagno e appoggia le proprie braccia flesse sulle cosce. Durante la contrazione si abbandona e il partner afferra i lati del torace con le gambe e ne sostiene tutto il peso. Oppure, come supporto, potrebbe essere utilizzata una corda sospesa al soffitto. Se tale posizione deve essere mantenuta al lungo, la corda risulta essere un supporto da preferire rispetto al partner, infatti sorreggere il peso della gestante durante la contrazione risulta essere stancante.

I VANTAGGI DELLA POSIZIONE ACCOVACCIATA

  1. Si frutta in maniera ottimale la forza di gravità.
  2. Aumentano i diametri del canale di uscita del bacino facilitando l’espulsione del bambino. L’aumento è del ben il 28% in più rispetto alla posizione supina!
  3. C’è un minimo sforzo espulsivo da parte della mamma perché i muscoli perineali lavorano meglio in questa posizione spingendo e deflettendo la testa del bambino.

LA POSIZIONE ACCOVACCIATA VA EVITATTA SE:

  1. La mamma non si sente a suo agio
  2. Se soffre di patologie articolari
  3. In caso di analgesia epidurale che ha causato blocco sensitivo e motorio agli arti inferiori
  4. Se la testa del bambino non è impegnata ( questo sarà controllato dall’ostetrica grazie alla visita vaginale)

Video a cura di Blogmamma in collaborazione con Openminds corsi pre-parto