E’ un mondo difficile per una giovane donna. La fuori c’è un pantheon di eterni Peter Pan, di vorrei-ma-non-posso, di potrei-ma-non-voglio, di edipi irrisolti, uomini con le basette e gente che mette la panna nella carbonara.

Da  mamma di ragazze in età di innamoramento, quale sono, mi si pone il problema di dare loro la corretta educazione sentimentale. Ma come avvicinarle al mirabolante mondo delle relazioni amorose senza edulcorare la realtà – così avvilente, così prosaica! – né togliere la poesia dai loro teneri cuoricini?

“Nessuno è al riparo innamoramenti insensati e senza speranza” dichiara mia sorella Sara, grande esperta in questioni di cuore nonché orgogliosa proprietaria di una vita sentimentale che si potrebbe definire, per usare un eufemismo, interessante.  “Guarda Scarlett O’Hara: così bella, intelligente e spregiudicata. Così volitiva! Eppure, persino lei è inciampata nell’amore per l’uomo-sogliola: quello tiepidino, insapore, umidiccio. Quello la cui massima forma di trasgressione è dichiarare  “Ti amo… come a una sorella!”. E se c’è caduta lei, figurati in chi possiamo imbatterci noi!”

Che fare, quindi?

Secondo mia sorella dovrei allestire un prontuario, un pratico elenco di uomini che le ragazze, absolute beginners  della vita affettiva, potrebbero incontrare nel lungo cammino verso la felicità sentimentale.

Da quali umonini stare alla larga, dunque?

“Esistono degli indizi significativi” dichiara Zia Sara, felice di mettere la sua esperienza a disposizione delle nipotine “Ne elenco i primi tre, i più diffusi”

–          Diffidare dagli uomini adulti che hanno ancora problemi con un genitore. Presentatevi così: “Piacere, mi chiamo Tizia. Ma non parliamo di noi, raccontami di tuo padre piuttosto”

–          Il  fatto che la madre possegga le sue chiavi di casa ed entri a piacemento con il pretesto di riordinare non depone a favore

–          Attenzione anche a coloro che hanno lasciato le ex senza motivi plausibili, mantenendo rapporti strettissimi con tutte”.

Grazie Sara. Ma gli altri archetipi, dove li mettiamo? “La serata è ancora lunga” risponde lei versandosi della malvasia “gli altri, nel prossimo post”.