La nostra famiglia, come tante altre in Italia e nel mondo, sta attraversando un momento molto difficile, ma per questo non ci dobbiamo abbattere e al contrario trovare i lati positivi di questa “reclusione” forzata.
Per noi genitori è veramente faticoso gestire il lavoro e i figli H24, con tutte le difficoltà ad essi legate. Però dobbiamo ammettere che questo lockdown è anche una grande opportunità, con tutta probabilità non ci capiterà mai più nella nostra vita di trascorrere tanto tempo con i nostri figli. Ora possiamo realmente goderceli.

Ci avevate mai pensato? Non abbattiamoci e cerchiamo di cogliere i lati positivi e massimizzare queste lunghe giornate. Io dico tutti i giorni a mio marito che dobbiamo essere un po’ come “Pollyanna” e vedere sempre il bicchiere mezzo pieno.
Per questo motivo io e mio marito abbiamo intrapreso una nuova sfida… provare a togliere il pannolino a nostro figlio di 26 mesi.

Quarantena e spannolinamento: può essere il momento giusto?

Con nostra figlia maggiore abbiamo tolto il pannolino nel modo classico e seguendo tutte le indicazioni delle educatrici del nido (ah come vorrei che fossero qui…) che sono state di grande aiuto. Con il piccolino stiamo provando in modo un po’ diverso.
Vorrei fare una premessa importante, quello che stiamo facendo non è solo un modo di “portarci avanti”, perché se ragionassimo così staremmo sicuramente commettendo un errore. È molto importante infatti che il bambino sia pronto e che si rispettino i suoi tempi.

Quali sono stati i segnali che ci hanno spinto a provare lo spannolinamento?

Ogni bambino ha i suoi tempi e anche i segnali possono variare, infatti anche nella nostra modesta esperienza ci siamo accorti che tra nostra figlia e il fratellino le cose stanno andando in modo completamente diverso. Ecco quali sono stati i segnali che ci hanno convinto a provarci:
– il bambino comincia ad essere interessato al vasino e/o water;
– ascolta volentieri le storielle in cui i protagonisti tolgono il pannolino;
– è consapevole quando sta facendo pipì e popò nel pannolino;
– quando gli proponiamo di sedersi sul vasino è felice.

Una prima sostanziale differenza sta nel fatto che il piccolo non ne vuole sapere di fare pipì nel water, si lascia andare solo nel vasino. Sarà più noiosa la pulizia del vasino ma pazienza, sono contenta che si senta a suo agio.
Ecco un’altra differenza: con la grande, seguendo anche gli ottimi consigli delle educatrici, abbiamo tolto il pannolino dall’oggi al domani, e dopo un primo momento di sconforto è andata alla grande. Con Federico questa scelta è stata un disastro e assolutamente controproducente.
Questo isolamento però ci permette di fare tutto con più calma e di seguire i tempi di nostro figlio.
Noi abbiamo optato alla fine per lasciargli il pannolino e di portarlo comunque ogni 30 min circa nel vasino per provare a fare la pipì. Ahimè non sempre ci riusciamo, ma gran parte delle volte la pipì arriva e per Federico è una gioia enorme, esulta dicendo: “Evviva!” e per noi è un piccolo passetto verso l’obiettivo finale. 🙂
Al momento non sono in grado di darvi il lieto fine, perché siamo in piena evoluzione! Però siamo ottimisti e ogni suo piccolo successo è un nostro grande successo!
Chissà, magari alla fine della quarantena faremo la prima uscita al parco senza pannolino! Sarebbe fantastico!

Il mio modesto consiglio è quello di osservare i vostri bambini, se danno dei piccoli segnali che potrebbero farvi capire che è un buon momento per lo spannolinamento. Non sarà comunque facile anche se siamo in casa H24, ma sarebbe in ogni caso un vantaggio per il futuro.
Se anche voi siete tentati a provare vi consiglio di leggere questo post sull’argomento che vi potrebbero aiutare:

LEGGI ANCHE: Togliere il pannolino: quando e come?

In ogni caso la parola d’ordine è: PAZIENZA! Come per ogni tappa nella crescita dei nostri figli ci vuole tanta, tanta pazienza!
Noi teniamo duro, un grande in bocca al lupo cari mamma e papà d’Italia…