Per la prima volta in Italia è stata riconosciuta l’adozione da parte di due padri gay.

Si tratta di una sentenza storica.

Due bambini hanno ottenuto il riconoscimento ad avere due papà anche nel nostro Paese.

La sentenza che farà giurisprudenza

Lo scorso 8 marzo 2017 il Tribunale dei minori di Firenze ha disposto la trascrizione dei provvedimenti della Corte britannica che nel 2014 aveva regolarizzato la famiglia composta da due papà, italiani ma residenti nel Regno Unito, e dai due fratellini da loro sottratti all’abbandono.

Ai bambini viene così riconosciuto lo status di figli e la cittadinanza italiana.

Come riporta un passaggio della sentenza:

Si tratta di una vera e propria famiglia e di un rapporto di filiazione in piena regola che come tale va pienamente tutelato. 

I giudici fiorentini hanno deciso in base all’articolo 36 comma 4 della legge n. 184/83 che prevede sia valida anche in Italia un’adozione avvenuta in Paese straniero da parte di cittadini italiani che dimostrino di avervi soggiornato continuativamente e di avervi la residenza da almeno due anni, purché essa sia «conforme ai principi della Convenzione dell’Aja» del 29 maggio 1993.

Padri gay

Nuovi diritti per i padri gay

Il tribunale al di là di tutte le polemiche e le opinioni sul caso delle adozioni e del diritto ad essere genitori da parte delle coppie omosessuali ha riconosciuto “l’interesse superiore del minore” a conservare lo status di figlio, già riconosciutogli da un atto valido in un altro Paese dell’Unione Europea.

Infatti il mancato riconoscimento in Italia del rapporto di filiazione esistente nel Regno Unito, avrebbe determinato una ‘incertezza giuridica’ che avrebbe potuto pregiudicare l’identità personale dei minori.

Padri gay

Padri gay: chi sono?

I due papà a cui è stato riconosciuto il diritto ad esserlo anche nel nostro Paese vivono in Gran Bretagna.

Per conoscerli meglio vi suggeriamo la lettura della loro intervista pubblicata da La Stampa.

Vi anticipiamo alcuni passaggi, che raccontano come i due padri siano semplicemente due persone che amano i loro figli. Così come dovrebbero fare i genitori.

Non vediamo l’ora che tanti bimbi possano avere dei genitori capaci, siano dello stesso genere, di genere diverso o single.

Non si tratta del diritto ad avere dei figli ma di quello di tutti i bambini ad avere almeno un genitore che li ami e si curi di loro.

Chiunque dovrebbe avere il diritto di essere valutato come potenziale genitore adottivo in base alle sue qualità e a prescindere dall’orientamento sessuale. Lo Stato dovrebbe fare di più per aiutare famiglie e individui capaci ma con reddito basso.

I diritti dei bambini

Si possono avere milioni di dubbi su cosa sia giusto o meno.

Ma il primo aspetto da sottolineare è l’amore e la tutela dell’infanzia.

I bambini hanno diritto ad essere amati dai propri genitori. Non esiste una combinazione vincente. Famiglia tradizionale o famiglia arcobaleno sono solo etichette.

E voi che ne pensate? Scriveteci! Vogliamo conoscere la vostra opinione.