C’è una questione spinosa quando si cominciano a preparare le prime pappe dello svezzamento: aggiungere anche un po’ di sale oppure evitarlo? La pappa insipida, infatti, non sempre piace al nostro piccolo, o talvolta siamo noi a credere che sia questo il problema. Al di là del fatto che bisogna comunque seguire le direttive del pediatra, sono in molti a pensare che sale e zucchero non facciano bene alla salute del neonato.

La prima ragione è che il sale, soprattutto se consumato come fanno gli adulti, rischia di provocare ipertensione anche in tenera età, e problemi al loro organismo come ad esempio la pressione alta.

Quindi è sbagliato far mangiare al bambino le stesse cose che mangiano mamma e papà, altrimenti il rischio è quello di abituarlo sin dalle fasce a consumare sempre più sale (e zucchero) per “sentire” il sapore.

Evitarlo significa quindi educare il piccolo a percepire e fare esperienza del gusto dei cibi senza alterazioni aggiunte, e ad assaporarlo così com’è. E’ importante per fargli imparare sin dalla tenera età a seguire un’alimentazione sana e corretta, che senz’altro gli tornerà utile una volta adulto.

Secondo una ricerca americana, che ha studiato il comportamento alimentare di oltre 6200 giovani tra gli 8 e i 18 anni, il fenomeno non è da sottovalutare: è risultato infatti che tra gli intervistati il consumo di sale si aggirava in media intorno ai 3,387 mg al giorno, rispetto ai 2,3 mg consigliati.