Prima: amore non ho portato lo spazzolino da denti posso prendere il tuo?
Dopo: amore posso usare la tua lametta per depilarmi le gambe?

Prima: amore conosco il tuo corpo alla perfezione, neo dopo neo.
Dopo: ahhhh un punto nero, vieni qui che te lo schiaccio!

Prima: amore pensa che bello tutta una vacanza solo io e te!
Dopo: con chi organizziamo le vacanze, vorrai mica partire da soli io, te e i bambini vero?

Prima: compri completini intimi abbinati alla carnagione e al colore dei capelli.
Dopo (qualche anno e qualche gravidanza) usi gli slip per legarti i capelli ed esci di casa (la mia amica Rossella l’ha fatto).

Prima: mica andremo in vacanza nello stesso posto dell’anno scorso? Cosa vuol dire che ci siamo trovati bene…
Dopo: ok, ma almeno è un posto che conosciamo, vero?

Prima: pronto, amore, ti stavo pensando… il tutto con un tono da chat erotica.
Dopo: pronto. Mmmh mmmmh, compra il pane. Il tutto con la voce registrata di Trenitalia.

L’amore cambia, è vero, ma non è detto che sia una sconfitta. Il dopo è capirsi al volo senza bisogno di lunghe telefonate, il dopo è rinunciare a uscire quando lui (o lei) ti dice un “ok” senza convinzione, è piazzare i piedi sulle gambe dell’altro sapendo che l’altro massaggerà, magari controvoglia, ma con impegno.

E’ guardarsi con fare malizioso, prendere la panna spray dal frigo e poi spararsela direttamente in gola ridendo come scemi.

Il dopo è accettare che lui non si ricorderà mai la marca di cereali che mangi e tu, di tutta una squadra di calcio, saprai distinguere solo il portiere.

Il dopo è San Valentino che ha incontrato Sanremo e sonnecchia sul divano, ma mano nella mano. Il dopo, quando va bene, è l’amore che invecchia e mentre invecchia cresce.